Ripetizioni - Racconti Erotici

Ripetizioni

... ragazzone. � Ma vacci piano, non voglio che la festa finisca prima di essere veramente cominciata.Mi afferrò per le braccia e mi tirò sul letto come se fosse pesata meno di niente. Mi mise una mano fra le gambe e giocò per qualche momento con la mia figa, per poi sdraiarsi sulla schiena mettendo in mostra quel cazzo enorme.- Impalati! � mi ordinò fissandomi con quegli occhi piccoli e pieni di lussuria � Forza, bambolina, impalati.Non me lo feci ripetere e scalai quella montagna, afferrai il suo grosso arnese fra le mani e lo puntai sulla mia apertura. Appena la cappella entrò, sentii le forti mani di Charlie afferrarmi e tirarmi verso il basso. Urlai per la sorpresa e il piacere che quel pene enorme mi procurava. Cominciai a muovermi, guidata dalle sue mani e dai suoi colpi di reni.- Sei una vera puttana, lo sapevo. � rideva mentre io mi agitavo sopra di lui � Ti piace tanto, eh?- Sta zitto e fottimi! � gli ordinai.A quel punto, lui perse ogni remora e mi spinse via, facendomi cadere sul letto di schiena. Mi afferrò le caviglie e mi girò, costringendomi nella posizione �pecorina�. Già pregustavo la cavalcata che ne sarebbe seguita.Gettai la testa all�indietro e mi resi conto di trovarmi davanti ad uno specchio a parete. Il sorriso strafottente di Charlie era tutto un programma. Ci scambiammo un�occhiata complice mentre lui mi afferrava i fianchi con le mani grandi e forti, subito dopo mi penetrò con un colpo di reni e mi ritrovai completamente invasa da quel grosso uccello.- ...

... Sei una cagna, Jessie. L'ho capito dalla prima volta che ti ho visto. Quell�aria da santarellina è tutta una posa.Continuava a stantuffarmi senza pietà, con quella brutalità che mi ero immaginata fin da quando lo avevo visto a torso nudo e avevo capito le sue intenzioni. Ero eccitata oltre ogni mia più audace fantasia: drogata e scopata da un ragazzo brutto con cui mi sarei vergognata di farmi vedere in giro. Io, la reginetta della scuola, la ragazza che tutti volevano e nessuno poteva permettersi, ero lì a farmi fottere da quell�energumeno senza cervello.- Cazzo! Mi fai impazzire, lo sai? � continuava a grugnire alle mie spalle.Osservavo la scena allo specchio, come se non fossi io quella ragazza, ma un�attrice di qualche film porno. Mi passai la lingua sulle labbra, mentre i miei occhi incontravano i suoi in quel gioco di riflessi e sorrisi in modo lubrico.- Fottimi, maiale. Scopami! Sfondami!Accelerò il ritmo mentre si piegava in avanti e con una mano cominciò a stuzzicarmi il clitoride. Feci una smorfia mentre sentivo arrivare l�orgasmo.- Godo, brutto bastardo, godo!- Godi, troia che non sei altro! � con l�altra mano mi assestò uno schiaffo sul sedere e inarcai la schiena al culmine del godimento.Lo sentii ritrarsi, mentre mi abbandonavo sul letto e avvertii il fiotto caldo del suo sperma sopra la schiena. Si sdraio supino accanto a me e rimanemmo così con il fiato corto per qualche momento. Appena riuscii a respirare di nuovo normalmente, mi sollevai sui gomiti e voltai ...