1. Tradimento e Vendetta


    Data: 16/01/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Anna e Paolo, Fonte: EroticiRacconti

    Quando ho conosciuto Paolo ero uscita da poco da una straziante relazione con un uomo sposato, egoista, insicuro, prepotente, stronzo; il classico maritino insoddisfatto della vita matrimoniale, di una moglie bigotta e bruttina, ancorato ai clichè della famiglia classica italiana… LA MOGLIE SANTA E L’AMANTE LIBERTINA, o più semplicemente TROIA. Lui con me (non scrivo il nome perché non è rilevante in questa storia) trovò terreno fertile, INNAMORATA, PIACENTE, LASCIVA. Quando la mattina poteva veniva a casa mia, mi scopava per dieci minuti e se ne andava al lavoro; poi tornava dalla mogliettina a fare il bravo maritino e paparino. Davanti ai miei pianti e ai miei bisogni di attenzione mi ripeteva “ho un mutuo da pagare, dipendo economicamente da mia moglie ho due figli che amo e soffrirebbero tantissimo se la dovessi lasciare”, già peccato che anche io ho un figlio che amo e che ha sofferto per la mia separazione dal mio ex marito (avvenuta perché ho conosciuto lui) ma, a quanto pare nel suo mondo fatto di apparenze e bugie, esistevano figli e figliastri. Dopo due anni di questo strazio aiutata dalla mia carissima amica Laura (mamma e psicologa) ho iniziato a fatica a riprendere in mano la mia vita. Primo passo, lasciare immediatamente Lui e smetterla di essere un’amante insoddisfatta, tessere una nuova tela di rapporti sociali, nuove amicizie, nuovi posti, nuove attività da fare insieme a mio figlio e passare (dopo che mio figlio si era addormentato) alcune serate in chat. E ...
    ... fu proprio in una di queste serate passate in chat, durante le vacanze estive, che conobbi prima Fabrizio e qualche giorno dopo Paolo. Due tipi interessanti, Fabrizio, romano, più solare e socievole, Paolo, fiorentino, più cupo e introverso. Quest’ultimo aveva un modo di fare rassicurante, molti interessi in comune e, cosa che all’epoca mi colpì tantissimo, durante le nostre chattate, diventate poi dopo, pochissimo tempo telefonate, non parlava mai di sesso. Contemporaneamente Fabrizio mi cercava, ma, sinceramente, stavo già, inconsapevolmente e inconsciamente, scegliendo Paolo. Con un pizzico di incoscienza decisi di incontrare Paolo a Firenze, biglietti del treno fatti in un baleno e a metà agosto da stazione Termini partì direzione Santa Maria Novella. Paolo era lì ad aspettarmi, bello ed acceso in viso. Un breve giro per Firenze e poco dopo eravamo a casa sua per pranzo. Appena entrati in casa si fermò, si voltò verso di me e, spingendomi appena verso la porta, mi baciò lentamente, con passione, con la lingua piena e voluttuosa esplorava la mia bocca, scendeva sul collo mandandomi in estasi e con le dita esplorava la mia intimità, completamente piena di umori. Preso da un raptus quasi improvviso e con il volto trasformato dalla cupidigia mi portò, con foga, verso il tavolo della cucina, mi aiutò a sdraiarmici sopra e, dopo avermi alzato il vestitino estivo e scostato il perizoma, guardandomi negli occhi, sentì la sua passione tra le mie gambe, un nodoso e nerboruto pezzo ...
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