All'università (solo storie vere)
Data: 18/01/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: stayfree, Fonte: Annunci69
... con la testa nella sua figa.
E' solo in questo momento che risento la sua voce:" Oddio mi stai facendo impazzire", "continua, non ho mai goduto così tanto", "leccami e infilami ancora un dito dentro", "ecco sì sì vengoooooooooo!!!".
Con la bocca piena dei suoi umori, mi rimetto sul divano accanto a lei e la bacio con passione e veemenza, ora le lingue sono fameliche, si cercano anche fuori dalle bocche.
Il mio membro non sta più nei jeans, le metto una mano sul rigonfiamento, lo tasta, lo misura, lo accarezza, lo studia, lo vuole! Sbottona i jeans, entra con la mano nei boxer e lo tira fuori; la sua mano è ferma in fondo al mio cazzo, lo tiene come si tiene un trofeo appena vinto.
Per un attimo si ferma, lo guarda, mi guarda, mi sorride e inizia a segarlo lentamente e mi dice: "E' stato stupendo, mi hai fatto sentire veramente donna e femmina, ma oggi non me la sento di tradire Marco con sesso completo, devi accontentarti".
Il tempo di replicare: "Ma no eccheccazzo, non si fa così..." e sento la sua bocca avventarsi sulla minchia ormai scappellata e dura come il marmo.
E' un pompino famelico, senza indugi, senza complimenti, senza pause, un pompino come quelli che piacciono a me, in cui Renata non si preoccupa del mio piacere, ma lo fa proprio perchè le piace!!
Sono sdraiato sul divano, sento la musica in sottofondo, sento la sua voglia sul mio fallo, la testa in estasi, non credo ...
... di resistere ancora molto, la avviso, continua a pompare, poi lo tira fuori, si avvicina col petto al mio uccello.
Ora va velocissima con la mano, i miei occhi sono fissi sulle sue tette che saltano maestose, i suoi sono catalizzati sul suo "lavoro"; una sua mano continua a segarmi, l'altra è sotto la gonna, non la vedo, ma posso immaginare!
"Vengooooooo!!!", il mio è un urlo liberatorio, uno schizzo parte dritto sul collo, lei ha un sussulto, poi la pioggia di sperma si riversa su quelle splendide tette, mentre lei piano piano rallenta il movimento della mano, forse per godersi meglio quel momento.
Ha gli occhi che brillano e, fino a quando non esce l'ultima goccia non mi degna di uno sguardo, ha solo occhi per il mio cazzo e per quella gigantesca sborrata.
Siamo sfiniti, è stato tutto tanto inaspettato quanto travolgente. Ci ricomponiamo, c'è anche un pò di imbarazzo. Metto in ordine il salotto, vivo ancora con i miei, meglio non lasciare tracce compromettenti.
Dopo poco Renata mi dice che deve andare, Marco la aspetta, un bel bacio per salutarci come si deve e poi lei: "Mi raccomando, non dire niente a Marco e agli altri, ok??", "ma Renata, per chi mi hai preso, sei matta??", "intendevo dire della canna...per il resto non abbiamo ancora fatto nulla...vedremo la prossima volta..." e mi fa l'occhiolino.
Scoppiamo in una risata liberatoria e ci salutiamo: "Ci vediamo in facoltà!".
.