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L'amico di papà (al femminile)
Data: 19/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mick1999995
... che diventava sempre più grande e duro. Sicuramente sarà stato qualcosa sui 28 cm. Aveva una circonferenza paurosa. Provai a mettermelo in bocca. Ma non riuscivo più di tanto. "Pesava", inoltre tenerlo in bocca mi faceva male le mascella. Ma non demordevo. Stavo quasi per vomitare a causa del forte odore, ma era qualcosa che mi inebriava i sensi. Era odore del suo sperma. Probabilmente si era masturbato poco prima. Mentre lo tenevo in bocca, non distoglievo lo sguardo dal lui, dal suo viso in particolar modo. Era veramente bellissimo. Non volevo perdermi un solo istante di quel momento. Lo stavo facendo impazzire. Ogni sua smorfia e ogni suo verso, mi mandavano sempre più in uno stato di delirio. Ero in estasi. Stavo facendo godere un vero uomo. Mentre lo menavo con la bocca, lui digrignava i denti, lo notavo anche in mezzo alla folta barba. Stava provando piacere. Non potevo credere ciò che stava accadendo. Io e lui, in casa mia, in piena notte, con i miei genitori fuori, ignari di tutto.. Sembrava di vivere il mio sogno proibito. Lui davanti a me con il suo corpo meraviglioso, ed io china con le mani e la bocca a maneggiare il suo sesso. Avevo gli ormoni a mille. Il pensiero di ciò che stavo facendo mi dava una sensazione di piacere incredibile. - Ohh brava.. ti piace il cazzo dello zio?" Mi chiese con fare affannato. - Io non dissi nulla. Ero troppo impegnata nel cercare di mandar giù quel che riuscivo. Continuai a leccare con foga palle e asta. Avendo in bocca quel ...
... enorme pezzo di carne, riuscivo a distinguere con la lingua tutte le venature. Sentivo come se fosse qualcosa di vivo. Mi pulsava direttamente nella bocca. - Ohh si.. Continua. Manda giù tutto. Anche le palle.. " Guai a te se osi sputare. Vedrai che ti piacerà sempre di più... Arriverà il giorno in cui tutti sapranno che sei mia. Non me me ne fotte un cazzo di tuo padre.. Sono qua solo per te. Non riuscivo a credere ciò che stava dicendo. Ero veramente lusingata per ciò che aveva detto. Non mi importava di mio padre. - Oooh continua..un giorno, verrai con me. Lasceremo tutto e staremo insieme. Ma prima però, devi dimostrarmi che lo vuoi davvero.. Ci stai tesoro?" - Presi un attimo di fiato e gli dissi; si, tutto quello che vuoi. Cosa devo fare?" - Chiama tuo padre. Digli che sto per scoparti. " - Cosa? Fai sul serio? Sai che non posso. Quello mi ammazza! No! Non posso! " Prese il telefono e digitò un numero. - "Pronto Gianni. Sono Michele. Ho qua tua figlia. Siamo a letto. La sto per scopare. Non ti dispiace vero?" E chiuse subito. Spense il telefono e lo posò sul comodino. "Contenta?" Adesso non hai più scuse. Ti ho sputtanata. Se non vieni via con me. Resterai qua. E ne subirai tutte le conseguenze" - Ero allibita. Non potevo credere ciò che aveva fatto. Iniziai a piangere e disperarmi. Me ne andai in camera dove mi chiusi a chiave. Lui era rimasto lì, ebbe l'accortezza di non seguirmi. Tutte le certezze erano infrante. Cosa ne sarebbe stato di me da li in poi? Mi feci coraggio, ...