1. Dalia, troia d'estate - cap,12: senza freni


    Data: 20/01/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: DonEladio, Fonte: Annunci69

    ... dita dalla bocca di Dalia, le asciugò sui suoi capelli e si rimise i pantaloni :”Beh, io vado che ho un sacco di cose da fare.”, assestò un ultimo schiaffone sul culo nudo di mia moglie e, fischiettando, uscì di casa, così, com’era entrato.
    
    La nostra vita diventò una grottesca contrapposizione: famigliola perfetta ed irreprensibile durante la settimana, con Dalia che si divideva tra la cura della figlia e la casa, e in completa balia di nostro cognato nel week end, principalmente il venerdì sera e il sabato mattina in cui la bimba stava dai nonni. Tornavo dal lavoro a fine settimana, cenavamo tutti insieme, poi prendevo Jasmine e la portavo dai nonni e quando tornavo a casa trovavo mia moglie già completamente nuda, come richiesto da Alfio, in sua attesa; un venerdì questi si presentò con altri due amici i quali, sebbene avessero ascoltato alcuni racconti di mio cognato, strabuzzarono gli occhi quando videro quello splendido esemplare di femmina aprire loro la porta di casa esibendo con tale disinvoltura il proprio corpo completamente nudo.
    
    Dalia fu colta di sorpresa, dopotutto né io né lei ci aspettavamo ospiti visto che Alfio si era guardato bene dall’avvisarci; vedendo la sua esitazione, mio cognato fu, come suo solito, fermo e deciso :”Avanti troia, non fare la difficile, accogli gli ospiti come sai fare tu…”; mia moglie prese coraggio, poi avanzò verso i due sconosciuti e li salutò infilando loro la lingua in bocca, prima l’uno, poi l’altro, i quali, dopo un ...
    ... attimo di sorpresa, risposero con entusiasmo palpandole il culo nudo sotto lo sguardo d’approvazione di mio cognato.
    
    “Questo è mio cognato, il marito della vacca. Ha capito che gran puttana ha sposato e gli piace vederla sbattuta da tutti, non fatevi problemi.” Ok, in effetti corrispondeva tutto a verità, ma sentirglielo dire di fronte a due perfetti estranei, senza interpellarmi minimamente, mi fece comunque un certo effetto, ma tant’è; non feci nemmeno in tempo a realizzare o accennare una risposta che Alfio si era già accomodato sul divano col cazzo di fuori e si stava facendo fare un pompino da mia moglie, mentre gli altri due, due camionisti come lui, sulla cinquantina e abbondantemente sovrappeso, si erano avvicinati a loro e avevano già cominciato a maneggiare il corpo di Dalia senza esitazione alcuna. La scoparono tutti e tre per quattro ore, dalle nove all’una di notte, ora insieme, ora alternandosi, non le diedero un secondo di respiro: anche nei momenti di pausa, tra una sigaretta, una birra e una chiacchiera, mia moglie era tenuta a stare in ginocchio sul tappeto a cucciare i loro cazzi in preparazione del turno di monta successivo; quei due camionisti, a ben vedere, erano letteralmente disgustosi…non solo erano grassi e avanti con l’età, ma si può dire con certezza che il sapone non fosse esattamente un loro amico: potevo sentire distintamente il puzzo di sudore e piscio provenire dai loro cazzi nonostante mi tenessi a debita distanza, e mi chiedevo come potesse ...