1. La Capa (2a parte)


    Data: 20/01/2021, Categorie: Etero Autore: manuelrizzoli, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo la nostra prima volta nel bagno dell’ufficio continuammo a sentirci via messaggio tutti i giorni nei momenti in cui non lavoravamo a stretto contatto. Spesso e volentieri (praticamente sempre) i discorsi avevano come unica tematica il sesso, come era ovvio che fosse. Essermi fatto spompinare dalla mia capa mi faceva sentire un dio ma io volevo scoparla, assolutamente. Di certo lei non faceva niente per farmi capire che non lo desiderasse quanto me. Una mattina, appena arrivato in ufficio, mi arrivò un sms da Elena: “Ieri sera ti ho pensato così tanto…” “Ah sì? E come mi hai pensato? Come vorrei io…?” le risposi. “Non lo so, tu come vorresti…?” “Che mi pensassi nuda sul letto a gambe aperte mentre ti tocchi” “Allora non è proprio come vorresti tu…” “Ah, che peccato… e allora dimmi, come mi hai pensato?” “Non ero nuda e non ero sul letto… Avevo il pigiama ed ero sul divano. Ma il resto combacia…” Mi stava dicendo che si era masturbata per me. Elena, la mia capa, 43 anni di sventola, non solo mi aveva spompinato in bagno pochi giorni prima ingoiando tutto il mio sperma, ma ora mi stava anche dicendo che si era toccata pensandomi. Presi immediatamente la macchina senza rispondere al messaggio e volai letteralmente in sede. Arrivato in ufficio entrai salutando fugacemente Laura, la collega alla reception, bastò una sola occhiata per capirci al volo e mi fiondai nell’ufficio di Elena chiudendomi alle spalle la prima porta. Entrai. Lei fu sorpresa di vedermi lì all’improvviso, ...
    ... fino a pochi minuti prima stavamo messaggiando e sapeva che ero in magazzino. - E tu che ci fai qui?? Chiese - Fammi capire, tu pensi di dirmi che ieri sera ti sei masturbata pensando a me e credi che io me ne rimanga di là…? Fece una sonora risata e si alzò per venirmi incontro. Era splendida. Aveva un vestitino con una fantasia colorata non ben definita, corto fino a metà coscia, era primavera inoltrata quindi la temperatura lo consentiva, di quelli con la gonnellina svolazzante, gambe nude e un paio di sandalini tacco 10 che scoprivano i suoi piedini estremamente sexy. I capelli erano legati con una molletta sulla nuca ma aveva lasciato alcune ciocche libere che le cadevano sulle spalle. Trucco delicato ma visibile, matita per le labbra di un colore marroncino che risaltava il contorno della sua meravigliosa bocca. Si avvicinò a me dandomi un bacio sulla guancia e potei sentire il suo profumo… Rimasi inebriato da quella fragranza floreale, così inebriato che tra il profumo, la sua visione e il pensiero di quello che mi aveva scritto prima via sms mi sentì smuovere nelle…parti basse. - E tu non mi hai pensato ancora in questi giorni? - Pensato tantissimo, ma non ho avuto modo di dedicarti…nulla… - Che peccato, mi ecciterebbe molto sapere che ti seghi per me… - Ti sento carica stamattina eh? – le sussurrai a un orecchio – oggi sei pericolosa… Con questo vestitino poi… tu rischi lo stupro… - Non è un rischio, è una speranza – rispose anche lei sussurrandomelo all’orecchio. Mi ...
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