1. La mia prof d'inglese 8: mi trasferisco


    Data: 20/01/2021, Categorie: Incesti Autore: Prof_emily, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’altro capezzolo dal reggiseno, e mi prese l’altra mano guidandomi nella palpata. Ci alzammo, la fece togliere la vestaglia, si distese di nuovo, presi i lati delle sue mutandine, e le sfilai, lei mi aiutò sollevando prima il culo poi le gambe. La feci mettere a pecorina, mostrandomi quel bel buco che io voglio ardentemente, succhiai per un attimo mio indice, e lo avvicinai all’ano di mia madre, spinsi leggermente, feci meno fatica, “sarà per il lavoro che ha fatto inculandosi con il dildo, soffrirà di meno allora” pensai tra me, nel frattempo continuavo a far entrare e uscire l’indice, poi aggiunsi un altro dito, e un altro ancora, quando fui dentro del tutto con le dita cercai di allargare l’ano. “Sono pronta figlio mio” “Ok, mammina” Mi misi in ginocchio dietro di lei, puntai il cazzo, rimasto duro tutto il tempo, all’entrata posteriore di quel corpo così perfetto, la capella entrò, lei sbuffò per il dolore:”continua, ma fai piano” “Ok, farò più piano che posso, voglio che ti godi tutta questa perdita di verginità anale” Quando fui dentro del tutto, mi fermai per farla abituare alla presenza della mia verga: “Quando ti senti pronta comincio a muovermi” “Ok” aspettammo per qualche minuti, sentivo che cercava di rilassare lo sfintere che ogni volta si restrinse, e lei sbuffava, mentre io le accarezzavo il culo, e schiaffeggiandolo ogni tanto. Dopo vari tentativi, disse: “comincia a muoverti, ma fai piano” Cominciai a muovere il bacino lentamente, facendo uscire il cazzo di ...
    ... qualche centimetro, per poi respingerlo dentro, aumentavo sempre di più la corsa del cazzo, finché non lo tiravo fuori del tutto e rientravo in lei, mentre lei aveva cominciato a gemere per il piacere provato, e mi incitava: “più forte, il dolore non lo sento più, mi piace questa sensazione di pienezza che mi dai” Allora comincia a incularla sempre più velocemente, e lei urlava il che mi faceva eccitare ancora di più. La feci girare, volevo vederla godere, quindi si staccò da me e si stese supina, con le gambe aperte, quindi mi misi in mezzo a quelle gambe lunghe e affusolate, e la penetrai, quindi ripresi a scoparla con il ritmo di prima. Le sue tette si muovevano al ritmo della mia scopata, la visione di ciò mi fece eccitare più che mai, le afferrai con la mano, le tenni fermi, altrimenti sarei venuto nel giro di pochi colpi. La donna sotto di me continua a godere, a mugolare e a masturbarsi la figa “Si, sto godendo, non ho mai provato una sensazione così bella”. Dopo circa 10 minuti di cavalcata, venni dentro di lei, spruzzai l’intero contenuto delle mie palle nel suo intestino, lei sentì i colpi, e venne anche lei, squirtò bagnandomi l’addome. Mi sdraiai sopra di lei col cazzo che si sfilò e la sperma che cominciò a colare lentamente, e mi baciò: ”Grazie amore di mamma, da oggi in poi ti trasferisci in questa camera?” “E me lo chiedi?, vado a prendere le mie cose” Corsi in cucina a prendere telefono, altri messaggi, risposi solo a quello di Paola, che mi aveva mandato una ...