1. Io e zia Laura mentre i miei dormivano


    Data: 18/12/2017, Categorie: Incesti Autore: P.T., Fonte: EroticiRacconti

    Dopo quella fantastica vacanza io e mia zia non avemmo molte occasioni per farlo, il mio studio e gli orari di lavoro di mia zia, molto simili a quelli dei miei genitori non favorivano di certo la cosa, dato che la loro presenza a casa era quasi costante. Ogni tanto riuscivamo a fare qualche sveltina, ma non erano di certo abbastanza per calmare sia me che mia zia, quindi il desiderio tra noi era praticamente costante. Una sera però mia zia era, come accadeva spesso, da noi a cenare, più succinta del solito nel vestire, in particolare indossava una minigonna nera che le arrivava a metà coscia e un maglioncino bianco dal quale si potevano chiaramente vedere i suoi capezzoli. Sono abbastanza sicuro si fosse cambiata per cena, non mi sembrava di averla vista rientrare con quei vestiti quel pomeriggio. Ci sedemmo e iniziammo a cenare, io e mia zia ad un lato del tavolo, mio padre a capotavola e mia madre al suo lato. La serata partì in modo abbastanza normale, nonostante il mio pensiero fisso sulle tette in risalto di mia zia e il suo continuare a toccarmi la gamba sotto al tavolo. La conversazione ad un certo punto si spostò su di me e sull’università, mia zia colse la palla al balzo e chiedendomi come stesse andando la mia sessione di esami prese ad accarezzarmi l’interno coscia, sul quale si estendeva la mia erezione che lei prima sfiorò con le dita e che poi iniziò a toccare lentamente a mo’ di sega cercando di non farsi scorgere dai miei, che erano di fronte a noi a ...
    ... parlarci. Ad un certo punto i miei iniziarono a discutere tra loro, così mia zia mi picchiettò la zip con il dito indice, cosa che interpretai come una richiesta di cacciarlo fuori; mentirei se dicessi di averlo fatto subito senza pensarci, ma quei jeans rendevano la mia erezione sempre più dolorosa, così slaccia il bottone, abbassai la zip e con non poca fatica riuscii pian piano a liberare il mio membro duro come il marmo dalla morsa del pantalone, con la cappella e la parte estrema dell’asta che spuntavano da sotto ai boxer, che zia Laura si sbrigò a scostare, facendo uscire le palle e il resto dell’asta. Rimase per qualche secondo a guardarlo mordendosi il labbro, poi notando un po’ di liquido sulla punta mi accarezzò la cappella con le dita e se le infilò poi sotto la gonna. Dopo poco si portò le dita alla bocca senza farsene accorgere e coprendole di saliva portò la mano al mio cazzo iniziandomi a segare lentamente, andando più velocemente quando era sicura che i miei fossero distratti. Ad un certo punto sentii che stavo quasi per venire, il che sarebbe stato effettivamente un problema: date le mie solite schizzate molto abbondanti avrei rischiato di sborrare sul tavolo un lago di sperma. Mia zia però si fermò di punto in bianco e tolse la sua mano dal mio cazzo, lasciandolo lì così, dopo un po’ riprese e ancora una volta quando stavo per sborrare si fermò e lo lasciò, fece questo una terza volta prima di finire di cenare, lei si alzò e dopo aver dato una mano a mia madre a ...
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