Io e zia Laura mentre i miei dormivano
Data: 18/12/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: P.T., Fonte: EroticiRacconti
... venni e mentre lei si girava le feci una schizzata sulla schiena per poi sborrarle in faccia e sulle tette. Il seme accumulato in quella settimana era veramente tanto e continuai a sborrare per parecchio tempo, inondando del mio sperma caldo non solo lei, ma anche la tavola dietro e il pavimento. Si alzò e leccò parte dello sperma che era finito sul tavolo e portandosi anche alla bocca un po’ di quello che aveva addosso. Nel frattempo mi sedetti con il cazzo ancora duro e lei si avvicinò a me, ancora coperta del mio seme, e iniziò a succhiarmelo per pulirmelo. Passò qualche minuto e si girò, si abbassò leggermente con i fianchi e mi afferrò il cazzo, guidandolo verso il suo culo, per poi sedersi su di me, appoggiandosi sul mio corpo con la schiena. Le presi le gambe e iniziai a incularla mentre lei era sopra di me e si masturbava la figa con l’altra mano. Passarono una decina di minuti e si alzò, si girò e iniziò a montarmi dandomi la faccia, dopo un po’ che scopavamo così, mia zia iniziò ad ansimare e a gemere sempre più forte, così le tappai la bocca con un bacio, stringendola a me, in quel momento venimmo insieme e la riempii, con i suoi umori che si mischiavano al mio sperma. Le rimasi dentro ancora per una decina di secondi P – “Ti amo zia” L – “Ti amo anch’io” Ci baciammo di nuovo e poi lei si alzò, mi prese la mano e ci ...
... avviammo verso camera mia, con la sua figa che gocciolava i nostri liquidi sul pavimento. Si buttò a pancia in su sul letto e io glielo misi in mezzo alle sue fantastiche tette, ancora lubrificate dalla mia prima sborrata, mentre lei mi succhiava la cappella. Poco dopo mi sdraiai e lei mi venne sopra cavalcandomi a smorzacandela; i suoi gemiti e il rumore del suo culo che sbatteva contro le mie palle e le mie gambe echeggiavano in corridoio, il rischio di essere scoperti dai miei che erano ad una stanza di differenza era altissimo, ma confidavo nel loro sonno pesante, e poi quel rischio rendeva la cosa ancora più eccitante. Dopo che venne un altro paio di volte la feci sdraiare e la portai con la testa ai piedi del letto, per poi iniziare a scoparle la bocca con un deepthroat, mentre lei con una mano mi massaggiava le palle e con l’altra si massaggiava la figa. Ero sul punto di venire e spinsi il mio cazzo più in giù possibile, sborrandole in gola e facendola venire di nuovo. Ci sdraiammo insieme sul letto, abbracciati l’uno all’altra e restammo così per un po’ di tempo, poi lei dovette risalire nel suo appartamento prima che i miei si svegliassero. La accompagnai alla porta, raccolsi i boxer da terra e li misi in bagno, poi mi infilai sotto le coperte senza nemmeno lavarmi, nudo e ancora sporco dei nostri umori e della sua saliva.