1. Io e zia Laura mentre i miei dormivano


    Data: 18/12/2017, Categorie: Incesti Autore: P.T., Fonte: EroticiRacconti

    ... mettere a posto ci salutò e si avviò verso le scale per salire nel suo appartamento; notai mentre camminava che le colavano alcune gocce dei suoi umori lungo le gambe. Io dal canto mio non vedevo l’ora di andare nella mia stanza per finire il lavoro che mia zia aveva cominciato più volte, così appena entrambi i miei genitori furono in cucina mi alzai e andai in camera. Notai però un messaggio sul telefono, era mia zia L – “Bella cena eh?” P – “Eccitante, ma è stata una tortura. Mi hai quasi fatto venire 3 volte e poi non hai finito” L – “E chi gliela spiegava la fontana di sperma ai tuoi? Poi ho in mente una cosa, ti proibisco di venire fino a domenica” P – “Zia ma sei impazzita? Dopo quello che mi hai fatto stasera? Non potrò mai resistere 5 giorni così” L – “Voglio che tu sia al tuo massimo per domenica notte, ho in mente una cosa e ti voglio carico di sperma” P – “Ah finalmente, allora non prendo impegni per sabato sera, ma cosa vuoi fare?” L – “Lo vedrai… senti mandami una foto, voglio vedere se la cosa di stasera gli è piaciuta” Scattai una foto del mio cazzo e gliela mandai L – “Sì, direi che gli è piaciuto e come… va bene dai dormi, io ho da fare, un certo P. mi ha mandato la foto del suo cazzo e vado a masturbarmi” P – “Ahahahah che stronza che sei” L – “Ahahahahah buonanotte” P – “Buonanotte” Quei giorni successivi passai l’inferno, non solo dovevo resistere dal non masturbarmi, lei cercava anche di provocarmi, ad esempio lasciandomi intravedere il suo perizoma o ...
    ... sedendosi sulle mie gambe strusciando il suo culo sul mio cazzo. Ma per non so quale incredibile forza di volontà, riuscii ad arrivare a sabato sera senza venire, si trattava ormai solo di poche ore, e avrei scoperto cosa avesse in mente mia zia. Anche quel tempo passò e i miei andarono a dormire, io ero sul letto, come al solito in boxer, ad aspettarla, quando verso le 2 circa mi arrivò un suo messaggio che mi chiede di aprirle la porta. Andai così in salone, aprii la porta che dà sulle scale e la vidi in reggicalze e autoreggenti bianche, erano le uniche cose che indossava. Ci baciammo e nel frattempo mi spinse verso il salone P – “Zia vuoi davvero farlo qua?” Dissi mentre le baciavo il collo L – “Non lo abbiamo mai fatto qui, poi il fatto che ci siano i tuoi nell’altra stanza a pochi metri mi fa eccitare un casino” P – “Allora ti è piaciuta quella volta a telefono con loro” L – “Non immagini quanto” Mi mise una mano nei boxer e iniziò a segarmi lentamente mentre io le succhiavo e mordicchiavo i capezzoli. Si inginocchiò davanti a me e mi calò i boxer, iniziò col succhiarmi le palle per poi passare successivamente al cazzo. Poco dopo la presi e la feci mettere a pecora, con le mani appoggiate sul tavolo, lo stesso tavolo dove eravamo soliti mangiare. La penetrai, le afferrai i capelli e finalmente iniziammo a scopare, mentre lei tentava in tutti i modi di non urlare o gemere troppo forte. Passò qualche minuto e sentii che stavo per venire, lo cacciai e immediatamente dopo ...