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Angelo
Data: 22/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: patrizia_da_dominare
... cosina umida.Ora devo vestirmi, Angelo mi ha consigliato una gonna larga e comoda in modo che, dopo averla sollevata, possa poggiare il mio culetto direttamente sul sedile, sostiene che così dovrei sentire di più la sensazione di sottomissione.Scelgo una gonna a pieghe chiara larga e non troppo corta, con dei disegni di fiori in tonalità pastello, e mentre me la infilo già mi sembra di sentire caldo, con quel collant pesante addosso.Decido di mettere il reggiseno questa volta, ne scelgo uno color carne molto scollato e sopra indosso una camicetta bianca leggera.Perfetto, mancano solo le scarpe.Con quelle calze non posso mettere certo dei sandali e cerco, tra le mie scarpe chiuse, quelle più leggere.Decido per quelle nere con il cinturino dietro, hanno abbastanza tacco ma non troppo, almeno per il mio standard: non ho mai amato i trampoli.Il mio padrone consulente mi ha consigliato i mezzi pubblici, così mi avventuro fino alla fermata dell'autobus.Fuori fa caldo, ho fatto solo cento metri e mi sento già le calze appiccicate addosso, mentre la cucitura in mezzo alle gambe sembra volermi entrare dentro.Ho quasi l'impressione che mi sia cresciuto il sedere, forse si è gonfiato per le ciabattate?Nel camminare ondeggio leggermente ed è tutto un muoversi sotto le pieghe della gonna.La cucitura bella tesa mi ricorda (anche se l'effetto è molto più blando) la corda del sukaranbo, la mia cosina deve essersi leggermente dischiusa e sono bagnata, non so quanto contribuisca lei e quanto ...
... il sudore causato dalle calze pesanti.Ma è dietro, dove mi sono colpita con la ciabatta di gomma che sta succedendo di tutto.Il bruciore forte dell'inizio sembra un po' passato, ma il nylon mi stringe la carne e la gonna ci sfrega sopra ad ogni passo che faccio.Mi guardano.Beh, lo credo, una che va in giro così con questo caldo �E' arrivato l'autobus.Mi siedo e proprio in quel momento mi ricordo della raccomandazione di Angelo.Ero quasi arrivata a poggiarmi, ma mi rialzo, allargo la gonna e torno giù definitivamente.Il contatto diretto del mio sedere arrossato con il sedile di plastica caldo (perché era al sole) risveglia il ricordo di quello che mi sono fatta con la ciabatta prima di uscire di casa e mi scappa un piccolo lamento.Un signore in piedi a fianco a me mi guarda in maniera strana.Mi sforzo di pensare che è stato il mio padrone a sculacciarmi, mi ha tenuto sulle sue ginocchia, piegata in avanti e mi ha colpito finché non l'ho supplicato di smettere, poi mi ha ordinato di vestirmi e di uscire.Il signore in piedi mi fa cenno che vuole sedersi.Il posto tra me ed il finestrino è libero.Accidenti ora devo rialzarmi e sedermi di nuovo, se mi fossi seduta lì, non mi sarei dovuta scomodare.Mi alzo tenendo la gonna larga e lui passa e va a sedersi. Appena è passato torno giù, facendo sempre bene attenzione che la stoffa della gonna non finisca tra il mio sedere ed il sedile.Il bruciore si manifesta esattamente come la prima volta, solo che sono preparata e questa volta riesco ...