1. Angelo


    Data: 22/01/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: patrizia_da_dominare

    ... così respiro un po'.Inizio ad abbassarlo ma mi fermo quasi subito.Sono arrivata alle ginocchia, basta continuare, togliersi le scarpe e ficcarlo nella borsetta, non penso minimamente di buttarlo, con quello che mi è costato.No Patrizia, devi tenere duro, sennò che penserà Angelo se ti arrendi al primo compitino facile facile.Così lo tiro fino su, sento di nuovo la cucitura che sembra aprirmi in due la fica, rimetto a posto la gonna ed esco dal bagno.Si è fatto tardi e decido di tornare a casa.Quando passo le porte girevoli del centro commerciale, la ventata calda che mi investe mi fa traballare.I tacchi sembrano quasi affondare nell'asfalto rovente e maledico di non aver preso la macchina.L'autobus si fa aspettare e la fermata è al sole.Quando finalmente arriva scopro che anche questo ha il condizionatore guasto, chissà forse è la stessa vettura dell'andata.Sono stanca e poi so che ho l'obbligo di sedermi.Ormai sono diventata esperta, con gesto agile ed elegante mi piego mentre allargo la gonna.Il mio culetto è ...
    ... di nuovo poggiato sul sedile duro dell'autobus.Ora fa molto meno male, sicuramente dipende dal fatto che è passato parecchio tempo dalle ciabattate.Magari la prossima volta potrei fare venti e venti, oppure � Angelo mi ha detto che potrei anche darmi delle cinghiate, ma mi sembra veramente troppo.Al solo pensiero � allargo leggermente le gambe e, di istinto, spingo il pube in avanti.La mia cosina sembra eccitata dall'idea.Arrivata a casa sono filata dritta in bagno e mi sono spogliata.Angelo aveva ragione, l'arrossamento è molto diminuito, ma se passo le dita sulla pelle sento un fastidio sottile, come se mi stessi strofinando con qualcosa di urticante.Apro l'acqua della doccia e comincio a bagnarmi con cautela.La regolo fresca, appena intiepidita e passo il getto su tutto il corpo, con particolare attenzione alle gambe e, naturalmente, al culetto.Mi sono seduta nell'angolo della cabina doccia, con le gambe incrociate, e la mia mano scende, carezza il ciuffetto di peli bagnati e poi affonda lentamente dentro di me. 
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