1. Il venditore ambulante 3 -can che dorme- iv


    Data: 18/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio

    Quella sera dopo lo spettacolo al balcone la trascorsi a casa, ne approfittai e feci anche le pulizie della cucina e del bagno, un po’ di buona musica mi tenne compagnia. Quando tutta la casa fu asciutta mi scaraventai sul divano a fare zapping davanti al televisore e il telefonò suonò. Messaggio: -“Ei piccolo grande uomo, come stai? Sono arrivato questa mattina in città per lavoro, vado via domani. Se sei libero e ti va possiamo bere una cosa. Fatti sentire, Edo”-. Mi sorrisero gli occhi, era da un po’ che non vedevo Edoardo, dopo il fatto con Marco e Raffaella riuscimmo a vederci una sola volta per mezzora dove parlammo solo dell’accaduto. –“Ei ciao uomo, tutto bene, spero anche te. Certo che mi va, fammi sapere l’orario cosi ci si mette d’accordo”-. A quanto pare quella era una giornata fortunata. Conclusi la serata davanti a un film e i pensieri andarono a finire su Marco, la sua assenza a casa si faceva sentire, sembrava strano visto che tra noi non c’era un grandissimo rapporto confidenziale, ma visto gli ultimi avvenimenti mi ero legato alla sua presenza. Il momento di malinconia fu subito messo rimosso –“Dovrei liberarmi dal lavoro intorno alle diciassette, domani ti do conferma”- . Io ed Edoardo in passato ci siamo amati, anche se mai nessuno dei due ha trovato il coraggio di esprimerlo, tra noi ci fu una storia d’amore.
    
    Durante i mesi trascorsi insieme, quasi conviventi, oltre a condividere piaceri sessuali eravamo di conforto l’uno all’altro, ci sostenevamo, ...
    ... confidavamo e non vi era mai la paura di essere giudicati. Quando ci dovemmo dividere non fu facile per nessuno dei due, ma d’altronde sapevamo già dall’ inizio che la storia segreta sarebbe dovuta volgere al termine prima o poi. L’idea di rivederlo, oltre ad eccitarmi, mi fece andare a letto felice e sereno. La mattina seguente non fui svegliato dal fastidioso rumore di trapano, avevo anticipato l’arrivo dei muratori con la sveglia, alle nove dovevo vedermi con un professore. Alle otto quando i tre arrivarono in veranda la mia serranda era già alzata. Dopo aver fatto la doccia e la colazione ancora nudo, andai in camera e diedi inizio allo spettacolo. L’accappatoio cadde a terra e rimasto completamente nudo inizia a vestirmi lentamente sotto i loro sguardi allibiti. Quella mattina indossai uno slip bianco, un blue jeans e un maglioncino. Prima di uscire andai verso il balcone incrociando i loro sguardi e con un accennò di sorriso abbassai lievemente la serranda lasciando il balcone aperto e uscii di casa. L’incontro con il docente durò circa un’ora, prima di rientrare passai in negozio a fare un po’ di spesa. Messaggio: –“Dalle diciassette sono libero. Dammi il tempo di andare da mia figlia, faccio una doccia e penso che già alle diciotto sia tutto per te”-. Visto che mi trovavo in negozio ne approfittai per comperare qualcosa per cena, magari Edoardo si sarebbe fermato. –“Perfetto, compro qualcosa per cena, cosi se ti va cucino un piatto. Comunque la doccia puoi farla anche da ...
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