1. Il venditore ambulante 3 -can che dorme- iv


    Data: 18/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio

    ... segarlo con la mano sinistra, i nostri occhi erano uno dentro quello dell’altro, le nostre bocche a poche centimetri, tra noi solo silenzio. La mano prendeva un bel ritmo. Per un secondo venimmo disturbati dal suono di un messaggio, era il mio –“Non vai a rispondere? Potrebbe essere il tuo nuovo amante”- insinuò –“Non preoccuparti, non ho nessun amante”- mi inginocchiai sotto i suoi occhi, scappellai il cazzo portando la pelle alla base e prima di affondarlo tutto -“Ora lo macchio”- non feci in tempo a finire la frase che subito mi avvinghiai a quel palo che non vedevo da mesi. Arrivai sino alla base e risalii risucchiandolo bene. Quando arrivai al glande mi soffermai bene a leccarlo sotto i lamenti di piacere di Edoardo e dopo lo feci scivolare di colpo ancora tutto in gola. Amavo sentire quel gusto tra le labbra. I peli del pube pizzicavano il naso e le grandi palle poggiavano sul mento. Avidamente proseguii a fare su e giù facendo aumentare i suoi mugolii. Edoardo chiuse gli occhi, poggiò il mio capo allo sportello del cucinino e cominciò a spintonarmi la nerchia come sapeva fare. Rimasi seduto a terra con le gambe divaricate e la bocca spalancata che veniva scopata per bene –“Oooh siii quanto mi sei mancato”- disse tra un lamento di piacere e l’altro –“Amo la tua bocca”-. Afferrai dalla base il palo e iniziai a segarlo ancora proseguendo il pompino, avvitavo e svitavo con la mano quel palo che amavo. –“Cosi mi fai venire”- disse dall’alto, ma non mi fermai, fu lui ad ...
    ... arrestare la corsa lungo l’asta tenendomi la testa. Tolse il cazzo dalle labbra e sollevandomi cominciò a baciarmi. –“Mi sei mancato da morire”- confessò tra un bacio e l’altro mentre mi teneva stretto palpandomi il culetto –“Anche tu”- risposi –“Ti voglio”- disse sbragandomi il pantalone e inginocchiandosi. Edoardo amava regalarmi piacere, mi confessò in passato che leccare una figa lo faceva impazzire, ma succhiare il cazzo e vedermi godere era un piacere indescrivibile. –“Aaaaah”- la sua bocca era sempre caldissima e accogliente, la sua grande lingue era ormai abile a fare su e giù sul palo –“Mi mancava il tuo sapore”- disse salendo e scendendo con passione lungo il membro –“Continua, mi fai impazzire cosi”- il suo ritmo aumentò notevolmente fino a che non mi sentii irrigidire, rallentò succhiando e si godette il nettare schizzargli piano nella cavità orale -“Aaaahh aaahhh”- godetti accarezzandogli la testa e i capelli. Non si arrestò proseguì lento a succhiarlo poi alzò lo sguardo verso il mio e sorrise, staccò la bocca e sorprendentemente notai che aveva ingoiato tutto per la prima volta. Lo tirai su e lo bacia avidamente, sentire il nostro sapore mescolato era eccitante –“Ora tocca a me”- sussurrai all’orecchio spingendolo contro il tavolo, poggiò i gomiti sopra sdraiandosi, mi inginocchiai e ciuccia alla grande il suo nerchione che stava per sborrare –“Aah cosi cosi”- stava per schizzare, lo tirai fuori dalla bocca e dopo qualche secondo mi sborrò sul viso. Amavo farmi ...