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La scoperta della trasgressione: l'indole bisex
Data: 23/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: maialino bisex
Adesso sono io che racconto: Tony, marito di Gabry, la donna che si è messa al centro di questo triangolo composto da me, lei e il nostro comune amante Franco. Si, Franco ormai si può definire il capo branco, è il maschio alfa, il bull del gruppo. A lui ormai abbiamo dato tutto, la bocca, la figa e il culo di Gabry e adesso anchio ho ceduto il mio culo e la mia bocca. Si, è riemersa la mia indole bisex, sopita dopo tanti anni, dopo le prime esperienze con un mio cugino che mi aveva letteralmente aperto alle gioie del sesso violando il mio culetto allora di adolescente. Non mi era più capitata occasione, se non adesso di poter godere con un cazzo di un altro uomo. Intendiamoci non mi sento gay, non sono attratto dagli uomini ma solo dal loro cazzo che mi eccita e mi piace al pari della figa e il cazzo di Franco è di tutto rispetto. Torniamo al racconto. Dopo aver provato quella meravigliosa inculata in cui Franco mi sborrava dentro mentre a mia volta godevo nella figa di Gabry, ero desideroso di giocare ancora con lui. Mi sarebbe tanto piaciuto provarlo da solo così per sperimentare meglio le mie sensazioni visto che con mia moglie davanti mi sentivo, nonostante tutto, ancora imbarazzato. L’occasione capitò un caldo pomeriggio di settembre, Gabry era uscita per il consueto appuntamento dalla estetista dove fra l’altro voleva provare una depilazione al pube diversa dal solito. Ne avrebbe avuto per un bel po’ e allora mi feci coraggio e telefonai a Franco. Parlammo del più e ...
... del meno e poi ad un certo momento lo invitai a prendere un caffè precisando che ero solo in casa, “allora Gabry non c’è?” mi chiese ad aver maggior conferma “no, Franco, è andata a farsi la ceretta e sai quanto tempo ci mettono”. “Saremo soli?” mi chiese con voce un po’ canzonatoria, ero convinto che avesse già capito il motivo dell’invito ma ormai mi ero buttato “si, saremo da soli per un bel po’ ma se non hai voglia non importa”, “no, tranquillo, arrivo subito” confermò con voce concitata. Ebbi il tempo di una doccia veloce, indossai una t shirt e dei calzoncini e stavo per preparare la caffettiera che lui arrivò. Ci accomodammo in cucina, lui seduto con l’eterna sigaretta in bocca sul divanetto vicino alla finestra aperta e io che preparavo tazze e zuccheriera mentre la moka era sul fuoco. Il discorso, pilotato da lui, cadde sulla scopata dei giorni precedenti in cui era emersa la mia indole bisex. Mi stava apertamente adulando su quanto ero stato versatile e pronto ad adattarmi alle circostanze, mi chiese se mi era piaciuto, se avevo gradito, se non mi avesse fatto male “sai, magari uno non si lamenta però penso che un cazzo nel culo sempre un po’ di dolore lo porta!” Io ero li seduto accanto a lui, imbarazzato per la sua schiettezza, ma allo stesso tempo affascinato del suo modo di fare che decisi di confidargli delle mie esperienze adolescenziali, cosa che non avevo raccontato mai neanche a mia moglie. Non si sorprese più di tanto, anzi mi chiedeva particolari sempre più ...