Come sono diventato l'amante di mia figlia Vanessa
Data: 19/12/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: Piacereproibito, Fonte: RaccontiMilu
... di Vanessa ed adesso l'ho sentita scopare con passione, per di più dopo che era vestita in modo così eccitante. Da quel momento non potrò più vederla come una figlia “sessualmente neutra”, ma come una donna capace di eccitarmi fino all'orgasmo. Non ho niente per pulire il letto. Uso un fazzoletto di stoffa per rimuovere al meglio la sborra dal lenzuolo. La mattina dopo non so come comportarmi. Quando sento che lei va in bagno a farsi una doccia, mi alzo. La chiazza nel mio letto è visibile alla luce del giorno. La pulirò meglio quando lei non c'è. Esco di camera e per prima cosa mi viene istintivo entrare nella sua camera per cercare le tracce di quell'accoppiamento focoso che avevo sentito. Sposto le coperte e vedo in mezzo al letto l'alone di una grossa chiazza, proprio all'altezza del suo sesso... Mi chino per annusarlo e sento un profumo di fica estremamente eccitante... era proprio l'alone del suo miele rilasciato dalla sua voglia di scopare. Mi sento impazzire. La mia mazza si erige bisognosa di entrare in una donna, mentre i gemiti di Vanessa mi riecheggiano in testa... per terra ci sono le sue calze blu e nere, le raccolgo, le annuso nel cavallo e sento l'odore del suo sesso eccitato che aveva leggermente impregnato anche le calze. La mia “bambina” si doveva essere eccitata un sacco in discoteca... la mia erezione non è più reprimibile e si espone sotto il pigiama. Vado in cucina e preparo qualcosa per la colazione cercando di distrarmi e di farmelo smollare. Lei ...
... alla fine esce dal bagno ed arriva in cucina. Come mi devo comportare? Lei avrà certamente sentito il mio ruggito la sera prima e saprà che io ho almeno sentito qualcosa. La mia asta intanto per fortuna si è smollata, ma non del tutto. Una certa bozza rigonfia più del solito è visibile sotto il pigiama, ma niente di preoccupante. Io sono in piedi davanti al lavandino e mi giro per salutarla quando entra. Lei mi guarda brevemente in mezzo alle gambe e poi rialza lo sguardo. Lei indossa una camicia da notte non molto trasparente e per fortuna ha sotto il reggiseno, sennò mi si sarebbe rizzato di nuovo senza controllo, al pensiero di lui che le accarezzava i seni, mentre se la chiavava eccitato... Ci sediamo al tavolo ed un po' imbarazzati facciamo finta di niente, poi mentre mangiamo le dico scherzosamente “Così ieri sera hai portato ospiti...”. “Ti ho svegliato?” chiede lei un po' preoccupata. “No, mi sono svegliato quando ho sentito qualcuno uscire”. Lei mi guarda un po' incredula, ma si vedeva che ci voleva credere. “Come ti trovi con Paolo?” le chiedo, “Abbastanza bene, è da poco che ci esco”. “Com'è che siete tornati prima del tuo orario solito da discoteca?”, le chiedo facendo il finto tonto. “Così... i nostri amici erano già andati via...” risponde lei, “e voi avete deciso di festeggiare a casa, immagino... ” le dico maliziosamente e scherzosamente. “Papà!” esclama imbarazzata. “No, è che in discoteca non c'era una bella musica ieri e fuori non c'era niente, ma volevamo ...