Ogni maledetto weekend (parte ottava)
Data: 28/01/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Stalio, Fonte: Annunci69
Giovedì sera ci fu il collaudo dell'impianto. Riuscii a trovare delle piccolissime telecamere che non avevano bisogno di fili per comunicare con il computer, poi bastò un apposito programma, impostato da me in un paio d'ore, per far funzionare il tutto.
La cameretta l'avevamo sistemata con dei mobili di recupero, presi al mercatino dell'usato: un lettone, un comò, due comodini, alcune sedie e due quadri che, in realtà nascondevano le telecamere.
Era tutto pronto, e già dal venerdì Elena cominciò a darsi da fare: il primo fu il postino.
Arrivò subito dopo cena, e per iniziare si fece fare un pompino sul divano con sborrata in bocca, poi lei se lo portò nella cameretta, sul letto, e si fece leccare la fica per un tre quarti d'ora, quindi seguì una gran scopata, e per finire gli diede anche il culo. Servizio completo.
Quando il postino andò via, Elena mi chiamò dal lettone della cameretta per farsi leccarle la fica, con tutto il condimento che c'era. E questa diventò una prassi, lei diceva che in questo modo rendeva partecipe anche me e, devo riconoscere, era piacevole solo perché dopo scopavamo.
Il secondo fu un commesso di un negozio di scarpe che aveva approcciato quella mattina di sabato, mentre io di proposito mi ero allontanato e li osservavo da lontano.
Nell'occasione Elena agì da vera troia, e questo mi sorprendeva ogni volta. La sera se la trombò per tre ore, con doppio giro in ogni buco, soffermandosi particolarmente in quello posteriore. Le ...
... sborrate furono in quest'ordine: fica, culo, bocca ed ultima nuovamente nel culo. Dopo toccò a me pulire ogni residuo di sperma che era dentro e fuori io corpo di mia moglie. Guardando le immagini, lei era venuta sedici volte, incredibile.
La domenica toccò a Mario. Lui la tartassò di sms per tutta la mattinata finché lei acconsentì di vederlo, ma a patto che non si doveva azzardare a toccarle il culo.
Lui promise solennemente, e se la ingroppò fino allo sfinimento. Quando andò via da casa non si reggeva sulle gambe, ed anche Elena era stesa, piena di sperma ovunque, in faccia, sui capelli, sulle tette, sulla pancia, sulle cosce, per non parlare di quanto ne aveva nella fica. Provvidi io a ripulirla.
La circostanza non le impedì di farsi nuovamente trombare nel giardino del ristorante dove la portai per cena, da uno che stava mangiando nel tavolo di fianco al nostro.
Io, da buon cornuto contento, aspettai che finissero, sorbendomi anche il ghigno del tipo, quando, dopo mezz'ora, tornò tranquillamente al tavolo ed ordinò un caffè. Dalla ripulita che mi toccò fare subito dopo in macchina, capii che l'amico aveva visitato ogni buco.
Il lunedì, Elena, prima che uscissi per andare a lavorare, mi mise sull'avviso che voleva mandare un sms a Marco, il primo con cui mi aveva cornificato, e che probabilmente quella sera sarebbe toccato a lui. Ero curioso di vedere questo tipo che per primo aveva instradato mia moglie, e non avevo dubbi che quella sera me lo sarei ritrovato in ...