Ogni maledetto weekend (parte ottava)
Data: 28/01/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Stalio, Fonte: Annunci69
... casa, infatti Marco arrivò alle nove, ed andò via all'una di notte. Un'altra mitica chiavata per Elena, ma questa volta il passaggio nel culo fu abbastanza doloroso perché Marco aveva il cazzo grosso, ma non certo come quello di Mario.
Comunque, per lei, fu un altro buon passo di avvicinamento per accogliere la nerchia di Arturo.
Martedì. Erano le cinque del pomeriggio e ancora non c'era nessun candidato, tant'è che stavo cominciando a pensare di riuscire finalmente a godermi una serata tranquilla con mia moglie.
"Adesso che arrivi provo a fare qualche telefonata." Mi disse chiamandomi in ufficio.
Alle sei e mezzo, prima di cena, provò a chiamare Giovanni, un suo ex collega di lavoro, che non rispose al telefono.
Lei: "Mai più arriverò a quest'ora senza avere un appuntamento."
Le rimaneva un'ultima possibilità: Lorenzo, un suo ex fidanzatino, che mollò quando si mise con me.
Lui rispose e, nonostante avesse già un impegno riuscii a liberarsi e alle nove e mezzo era a casa nostra. Elena se lo ricordava un po' impedito, ma non lo era per niente. La scopò in tutte le posizioni possibili, era molto fantasioso, e per ultimo le piazzo il cazzo nel culo e la pompò per più di mezz'ora.
Il mercoledì toccò a Giovanni, il suo ex collega, che l'aveva richiamata.
Il giovedì raccattò il vicino di casa dei suoi, un signore sui 55 anni, che la prese per più di tre ore.
Il venerdì mattina mi disse che avrebbe chiamato il ragazzino della pizzeria, quello che se ...
... l'era trombata in bagno, la sera che la beccai. E mi avvisò anche che sarebbe venuta in azienda, per Arturo.
Effettivamente alle 9,30, fui chiamato dal presidente, parlammo un po' mentre lei, come mi disse dopo, nascosta sotto la scrivania lo stava spompinando.
La sera, alle otto, a sorpresa, in casa si presentano in due, gli stessi due ragazzi che se l'erano fatta in pizzeria, che poi erano fratelli. Inizialmente dal monitor, dove osservavo ogni cosa, vidi lei in difficoltà. Era perplessa perché non era mai stata con due insieme, ma quando cominciarono a palparla in mezzo alle gambe perse ogni controllo, e andò avanti per più di due ore. La presero più volte in sandwich, avanti ed indietro contemporaneamente, alternandosi. Alla fine chiusero con un pompino a due cazzi, se l'infilò in bocca entrambi e non so proprio come ci riuscì. Sborrarono quasi insieme sulla sua faccia ed in bocca, mentre lei continuava a succhiare uno e a segare l'altro. Il problema fu dopo per me, che dovetti ingurgitare il doppio dello sperma, ma lei a lavoro finito mi premiò concedendomi il culo.
Il colmo fu che poi mi costrinse a leccare il mio stesso sperma, ma ormai non mi dava più fastidio niente.
Dopo una settimana vissuta così, a questi ritmi, arrivai al sabato mattina che non ce la facevo più, ed ebbi un crollo.
Elena era arzilla e felice più che mai, mentre io mi sentivo uno straccio. Ma ci pensò il mio amore a rinvigorirmi: "Ieri ho parlato con Arturo.....mi ha detto che non ci ...