1. Lulù


    Data: 19/12/2017, Categorie: Etero Autore: Atomico, Fonte: Annunci69

    ... Io l’afferro. Una mano sul seno, l’altra sul collo, la tiro a me.
    
    Le bacio il collo. La desidero. Voglio avvolgermi del suo profumo. Avvolgermi di lei.
    
    Ci giriamo. Rimaniamo un momento uno difronte all’altro. Con la fronte appoggiata.
    
    “Sei tu?”, sussurra.
    
    Ci baciamo. È un bacio lento. Profondo. Sentito. È un bacio salato. Quasi un bacio di commiato.
    
    Poi mi abbraccia.
    
    Mi annusa. Il suo respiro cambia. Mi slaccia la camicia. Mi vuole. Lecca la mia pelle
    
    Me lo prende in bocca. Me lo divora. Le afferro la testa. Godo. Il mio cazzo affonda in gola, riesce a prenderlo praticamente tutto. Dò dei piccoli colpi, che mi danno un grande piacere.
    
    Riemerge dall’apnea, sento il mio membro tutto bagnato, vorrei poter vedere il filino di saliva che lega di desiderio la mia cappella alla sua bocca.
    
    Ha fame. Si rituffa.
    
    Mi piace. Moltissimo. Con uno scatto repentino mi sfilo dalla presa. Sto per venire, e non voglio.
    
    La prendo a me, la tiro su e la bacio. Amo il sapore di questo bacio, adesso è selvaggio, così come le nostre lingue che si cercano. Mordo. Geme.
    
    Si appoggia sul divano. Inginocchiata sulla seduta, le braccia appoggiate sullo schienale.
    
    Io mi inginocchio per terra, le alzo la gonna.
    
    Sento il suo odore. Mi piace
    
    Le sfioro le cosce. Ha la pelle morbidissima.
    
    Le accarezzo le grandi labbra. Penso: finalmente la sua fica. Passo le dita sul clitoride e poi sulle piccole labbra. Mi godo la sua eccitazione.
    
    La sto stuzzicando, le piace. ...
    ... Inizio a leccarla.
    
    Ma faccio in modo che sia lei a prendersi il piacere, ondeggiando e inarcando il bacino mi affonda la fica sulla sua faccia, io lecco avidamente, poi si ritrae e mi porge il culo.
    
    Mi ci tuffo. Lo mordo. Annuso. Mi eccito. Pennello con la lingua i contorni del suo ano, ne sento il sapore, e gli umori.
    
    Sento che Lulù si agita sotto i miei colpi di lingua. E allora premo fino a che il buchino non la accoglie.
    
    Potrei andare avanti per ore, alternando il piacere e i suoi umori, mischiando i profumi. Inebriandomi di lei.
    
    Ma lei ha fame. Si volta. Mi cerca tentoni con le mani. Afferra la mia testa, la porta a sé.
    
    Mi vuole dentro di lei.
    
    Entrare in lei… lo faccio con gli occhi chiusi, vicino alla sua bocca per coglierne ogni vibrazione.
    
    Lo faccio con fermezza, entro piano, deciso, sento la sua fica che mi accoglie, sento il caldo umido intorno al mio pene. Mi assaporo quest’attimo, la quiete prima della tempesta.
    
    Il resto è un turbine di passioni. Due corpi che si vogliano e che si hanno.
    
    I desideri che da eterei diventano sostanza. Il piacere prende forma. E la forma è simmetrica e speculare, quasi frattale, di due numeri primi che si uniscono e formano un altro numero primo. Due numeri uno che si sommano senza perdere la loro unicità.
    
    La strada del piacere è cangiante e mutevole e asseconda gli istinti del momento. Sento. Ci sentiamo a vicenda. Non ci sono parole che servano, siamo in assonanza. Vediamo la vetta e la desideriamo. ...