-
Fedeltà ...
Data: 29/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis
... Dino. Lentamente, per assecondarlo, il gigante si piegò sempre più in avanti, e Theo riprese ad accarezzare i glutei, saggiandone ogni tanto la consistenza con lente strizzate, senza mai smettere di sondare quel buchetto … poi, lentamente, una scese lungo la coscia, fino al ginocchio, massaggiandone la cavità, per poi risalirne l’interno, lenta ed inesorabile, su fino a sfiorare il sacchetto dello scroto. Theo lo accarezzò, dolcemente, riuscendo a mantenere il ritmo con la lingua, anche se ormai avvertiva una certa stanchezza nella mascella. La mano risalì fino all’asta che ormai si ergeva turgida, sussultando ad ogni affondo. Theo ne saggiò la consistenza, quasi estatico: non si riconosceva più. Senza più capire ciò che faceva, afferrò Dino per i fianchi e lo fece girare versi di se’. Aveva davanti agli occhi un membro perfetto, meno grande di quanto si fosse aspettato … avesse temuto, sarebbe più giusto dire. Lasciò scorrere le dita lungo l’asta, ammirando la forma del glande, le vene che decoravano il pene. Inavvertitamente sfiorò l’inguine all’attaccatura della coscia e Dino ebbe un violento sussulto. -Scusa! – ansimò in un sussurro. Theo sentì l’eccitazione crescere e prendere completamente il sopravvento: percorse con la lingua quello stupendo uccello dall’attaccatura alla cappella e chiuse le labbra attorno a quella rotondità. -Dio! È bollente! – ansimò Dino, sussultando ad ogni carezza della lingua. Theo sentiva quel membro agitarsi nella sua bocca e ...
... il ragazzo ansimare sempre più frequentemente finché, inaspettatamente, avvertì qualcosa di molto caldo e liquido riempirgli la bocca. Preso alla sprovvista, di riflesso deglutì un po’ di quel nettare, lasciando che il resto gli riempisse la bocca e senza smettere di torturare il glande con la sua lingua, cosicché un po’ ne scivolò dalla bocca colandogli sul mento. Dino abbassò lo sguardo semi intontito dall’orgasmo: un’immagine eccitante! Scivolò fuori dalla bocca di Theo, lo afferrò per i fianchi e lo fece sedere sul tavolo, ficcandogli la lingua in bocca e condividendo il sapore del suo stesso seme. Allontanandosi, un leggero filo di bava che univa le due bocche era l’unico indizio di quanto fossero alti l’eccitazione ed coinvolgimento. Dino si avventò sul collo di Theo, leccando e succhiando, mentre la mano allargava le sue gambe. Scivolò sui capezzoli leccando e succhiando con immutata avidità e di li sul ventre, penetrando l’ombelico fin quasi a fargli male. E infine, fece scomparire il membro di Theo tra le sue fauci, tentando più volte di ingoiarlo. Un dito lentamente prese ad accarezzare lo sfintere che diventava sempre più sensibile e ricettivo per l’eccitazione e quando Dino lentamente affondò, ebbe quasi la sensazione di venir risucchiato. Succhiava con avidità e torturava impietoso con la lingua e quasi non si accorse dell’esplosione di sperma che lo raggiunse dritto nella gola spalancata, se Theo non avesse praticamente urlato il suo orgasmo. Theo ...