1. Da geloso a schiavetto 6


    Data: 19/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987

    ... un po’ con delicatezza, tanto ormai non mi puoi più raccontare che non ti fa nessun effetto senti qua…..”
    
    Mi aveva messo la mano davanti impugnando il mio uccello e ovviamente trovandolo duro come il muro.
    
    Rimasi un altro po’ a godermi il suo randello dietro di me immaginando che cosa si potesse provare a farselo infilare magari solo un pochino, poi mi girai mettendomi in ginocchio, poggiando le mie meline nude sui talloni e mi apprestai a ingoiare quella cappellona.
    
    Aprii la bocca e tirai fuori la lingua, poi ce lo appoggiai sopra senza muovermi, godendo solo di quel contatto.
    
    “Che meraviglia, sento il tuo alito caldo sulla cappella…..rimani così e sfioralo con le dita”
    
    Era bellissimo sarei rimasto lì in eterno a sfiorarlo avanti e indietro con la punta delle dita sentendolo vibrare sulla mia lingua e quando decisi di ingoiarne un bel po’ spalancai la bocca e lo feci entrare soddisfacendo una fame atavica che fino a ieri non sospettavo neanche di avere.
    
    Invece di succhiare forte come prima, quando lo avevo fatto venire, facevo su e giù con le labbra solo sfiorandolo, così potevo sentire bene tutta la forma, dalle vene in rilievo fino al bordo sporgente della cappellona che mi fermavo a succhiare smettendo di fare su e giù e muovendo la lingua intorno come avevo imparato con Luca.
    
    Mentre eseguivo quel pompino come se fosse una cosa che facevo da anni ebbi anche il tempo di riflettere sul fatto che era vero che mi piacesse espormi: stavo godendo da matti ...
    ... a sentire quel bastone bollente solleticarmi le labbra e la lingua ma il piacere raddoppiava perché sapevo che lo stavo facendo con il culetto all’aria rischiando di essere visto!!!
    
    Purtroppo sentimmo delle voci che si avvicinavano e ci ricomponemmo in un attimo riprendendo il nostro cammino.
    
    Il pezzo finale era allo scoperto e fu un supplizio per entrambi perché eravamo fuori di testa dall’eccitazione.
    
    Salimmo sul pullman per andare al ristorante che ci dissero essere solo a 5 minuti da lì e questa volta fu Lucio a sedersi con me in fondo mentre Luca ci lanciò uno sguardo complice e rimase davanti vicino a Veronica.
    
    Quei 5 minuti ovviamente me li fece passare con il suo cazzo in mano sotto i pantaloni: sentivo la durezza incredibile di quell’attrezzo e cercavo nei limiti del possibile di accarezzarlo e sentirlo con le dita.
    
    Il viaggio stava già terminando quando con un gesto improvviso lo tirò fuori e disse “succhia, sto venendo!”.
    
    La sua mano accompagnò la testa verso il suo pisellone e mentre spalancavo la bocca per farlo entrare, fui già colpito dal primo schizzo.
    
    Succhiai forte e ingoiai tutto quello che uscì senza far cadere nemmeno una goccia e 2 minuti dopo stavamo già scendendo dall’autobus scherzando come se niente fosse anche se secondo me io avevo un viso rosso come un pomodoro.
    
    Nel ristorante io dovetti subito infilarmi in bagno dove con una mano mi strinsi forte una chiappa e con l’altra mi feci una sega venendo all’istante da quanto ero ...