I primi passi
Data: 27/08/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: High Heels, Fonte: RaccontiMilu
... vero, e due foto di serate con amici, una a casa sua, mentre indossava un audace mini e una fuori, con indosso un cappotto. Decisamente penose rispetto a quelle della donna sulla quale desiderava far colpo. Inoltre Michela sapeva che avrebbe dovuto puntare sul suo viso, non certo sul suo fisico (benché fosse in possesso di un seno di tutto rispetto) e rimase in paranoia per tutto il tempo. Si consolò salvando le foto appena guardate a facendo scivolare la mano in mezzo alle gambe, ormai già bagnate.Nella sua mente erano già insieme, e la donna ancora senza volto la osservava con quel bel sorriso della foto dall'alto, mentre lei, sdraiata sula schiena, la accoglieva in casa.“P...Prego...” diceva timidamente Michela.“grazie mille...” rispose girandosi la donna, appoggiando la borsetta sul tavolino in parte all'ingresso. Meravigliose decolté le avvolgevano il piede, le stesse che avevano calpestato il peluches e che, se glielo avesse concesso, avrebbero calpestato anche lei. Il tacco 12 ticchettava ritmicamente, mentre piano la donna si avvicinava al corpo sdraiato della ragazza.“mmmh... vediamo un po'... credo che questo sia lo zerbino...” l'indice di Michela, ormai impossibile da fermare, le masturbava il clitoride tanto da farla impazzire.“beh, pare proprio dovrò usarti!” Disse la donna con il suo stupendo sorriso, fermandosi all'altezza del petto di Michela.Lentamente sollevò il piede, portandolo all'altezza dello stomaco. “Farà male... te lo prometto”.Con la stessa ...
... lentezza, il piede calò sulla pancia dello zerbino, iniziando dapprima a pigiare con la suola, poi appoggiando anche il tacco. Mano a mano che la pressione aumentava, il viso della piccola schiava si faceva sempre più rosso. La sadica donna non smise, anzi, godette di quel suo dolore, continuando a premere sempre più. Schiacciava la schiava come se schiacciasse uno scarafaggio, il più lentamente possibile. Infine, salì con tutto il peso sulla pancia di Michela, che, già dolorante, si lasciò sfuggire un gemito di dolore.Venne. L'inebriante sensazione dell'orgasmo attraversò tutto il suo corpo, dal clitoride irradiò come un sasso buttato in acqua tutto il corpo e tornò indietro, dandole forse uno dei più begli orgasmi della sua vita. Ma non finì. La donna era ancora li, e il dito di Michela non si fermava.Salì con l'altro piede sul petto della schiava, graffiandole il seno con il tacco in ferro e facendole lanciare un altro gemito di dolore. “ssst...” fu l'unico commento. “Più ti lamenterai, più diverrò crudele...”. Michela cercò di tapparsi la bocca. La padrona, dopo aver osservato accuratamente il suo nuovo zerbino ed averne valutati gli utilizzi, si decise e fare quello per cui l'aveva comprato. Iniziò con il piede sinistro, quello sull'addome. Strofinò prima la suola cinque o sei volte, facendo attenzione ad inclinarla bene per pulire anche sui lati, poi, come se schiacciasse una sigaretta, fece strofinare il tacco sulla schiava. “Uno zerbino non si lamenta... tu cosa sei?”“U...Uno ...