I primi passi
Data: 27/08/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: High Heels, Fonte: RaccontiMilu
... zer... bino...” rispose con voce strozzata Michela. “Brava, quindi fai pulire alla tua proprietaria le suole delle scarpe, ok?” e mentre diceva questo, sempre con il suo meraviglioso sorriso, cominciò a pulire la suola della scarpa destra, usando il seno della schiava come base. Il tacco fu atroce, ma non sembrò creare particolari problemi alla padrona. Graffiò il petto alla ragazza, che a stento riuscì a non urlare.“oh, a quanto pare dovrò applicare la mia regola...” disse in tutta risposta la donna.Mantenne fede alla sua parola. Con un piede sulla pancia e l'altro sospeso, schiacciò brutamente e con violenza il seno della giovane donna facendola gemere e urlare per tutto il tempo. La suola ruvida strofinava sul capezzolo graffiandolo e ferendolo, ma incurante la punizione procedeva, finché la donna non si fermò.Per cambiare piede.Si accanì per quasi venti minuti sul seno della schiava, ogni tanto schiacciandolo con la suola, ogni tanto con il tacco. Michela avrebbe potuto alzarsi, ma non voleva. Aveva finalmente quello che ...
... desiderava; una donna forte che la usava e la umiliava, seguendo i suoi capricci e i suoi desideri... Quando la padrona finì, il viso imperlato di sudore, si mise in piedi sulla pancia di Michela, osservando la sua opera. Stava schiacciando senza pietà una ragazza in lacrime, che giaceva supina sotto le sue decolté preferite. Il suo seno, livido e graffiato, era la prova che quella ragazza, ora, era la sua miserabile schiava e che ne avrebbe potuto fare quello che più desiderava.Come quello che aveva in mente da un po'.“ora buona, potrei perdonarti per tutti quegli urli, se ora fai la brava.”Michela non rispondeva, si limitava a piangere e a fare cenno di si.“bene...” disse la bella donna, togliendosi i pantaloncini di jeans e sfilandosi il tanga rosa.La vagina rosa perfettamente depilata della padrona si avvicinò sempre di più alla sua faccia, alla bocca. “Ora... ingoia tutto, se ci riesci!” disse ridendo e riempiendole la bocca di urina.Quello che venne, fu quello che Michela definì nel suo diario come “il più bell'orgasmo della mia vita”.