1. Lesbicata Didattica


    Data: 02/02/2021, Categorie: Lesbo Autore: Patrizia V.

    ... glutei attraverso i jeans di pelle e stringerli quasi con rabbia. Si stacca con decisione e mi fissa, con un lampo negli occhi: - Dannazione, Pat… Ho voglia di te! Ci abbracciamo di nuovo, e questa volta mi schiaccia le tette sul petto, strofinandosi senza ritegno contro di me. Ci baciamo a bocca aperta, roteando le lingue in cerca di sapori quasi dimenticati, e io mi rendo conto di sbavare di voglia almeno quanto lei. Il freddo scompare, cauterizzato da una passione fisica al calor bianco. Non so come, ci ritroviamo nella camera da letto principale, quella dove Guido e io consumavamo il nostro adulterio quando la mamma di Franci era via: il mio maglione vola via per primo, subito seguito da quello di Franci e dalla sua sciarpa. Poi le alzo la maglietta e le sgancio il reggi, liberando le sue splendide tette, che sprimaccio con entusiasmo mentre torno a baciarla… Lei mugola contenta nel sentirsele strapazzare, e sento che mi strofina l’inguine contro la coscia: ormai la Franci non si tiene più. Le abbasso i jeans loose fit da rivolta studentesca, tirando giù anche le mutandine bianche da collegiale, e mi ritrovo davanti il pelo nerissimo e incolto della fica che tanto mi scaldava il sangue quando ancora insegnavo mate alle superiori… Un profumo acre, intenso, di passera desiderosa di attenzioni profonde: inalo con un fremito di anticipazione mentre mi sento ergere ferocemente i capezzoli contro la canotta attillata che ho ancora indosso. Le bacio il pancino appena ...
    ... convesso, passo la lingua sulla pelle liscia fra le gambe e il pube, per poi immergerla nel pelo arruffato alla ricerca del suo bottoncino magico… - Aawww! – grida Franci quando lo trovo e lo titillo dolcemente con la mia linguetta esperta da divoratrice di ninfette – Pat, così mi fai impazzire… Già, lo ricordo bene: lei è la femmina più intensamente clitoridea che abbia mai leccato. E’ per questo che si stava già strofinando contro la mia gamba mentre eravamo sul terrazzo… Inginocchiata sulla moquette, mentre le lavoro il ciccetto gonfio di desiderio, le accarezzo il retro delle cosce e le natiche belle sode; lei mi afferra i capelli e li spettina arruffandoli tutti, poi mi caccia le dita nelle orecchie e prende a tormentarle mentre comincia a sbrodolare e guaire di piacere. - Oddio Pat… Mi fai morire con quella lingua! Mentre la riscaldo, comincio a farmi più aggressiva e spingo le mani via via più a fondo nelle sue parti intime: dapprima all’ingresso della fica per inumidire le dita, poi più in profondità nella vagina e anche nell’ano. Franci sobbalza ad ogni ulteriore penetrazione ma non oppone resistenza. Dopo in po’ comincio a scoparle contemporaneamente entrambi gli orifizi con due dita ciascuno mentre continuo a slinguarle il clito, e lei per tutta risposta aumenta ritmo e intensità dei gemiti e frenesia delle carezze alle orecchie. Quando mi accorgo che ha iniziato la salita rapida verso l’orgasmo, interrompo la mia azione, lasciandola frustrata e più infoiata che mai. - ...
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