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Chissà se anche gli umani sognano
Data: 05/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Altro, Autore: xilia82
... giustiziatore bestemmiò la sua divinità maggiore e poi insultò tutto l’equipaggio che lo ospitava, accompagnatore compreso. Erano tutti maschi. Venti maschi criminalizzati che non si riproducevano da chissà quanti periodi maggiori e una sola femmina.Artigliò l’accompagnatore e trascinò lui e se stesso lungo i corridoi bui, ora non c’era più tempo per gustarsi l’attesa dell’incontro; dovevano arrivare il prima possibile.Aprirono l’ingresso della cella e l’accompagnatore capì subito, pur non essendo un esperto, il motivo della fretta.Era evidente che qualcosa non andava. L’umana era piegata su uno dei piani di metallo, senza abbigliamento, con gli orifizi inguinali ben esposti e visibilmente feriti. Uno dei suoi compagni di cella era balzato via da lei appena li aveva visti precipitarsi dentro e aveva il membro riproduttivo ancora gonfio e gocciolante.Il giustiziatore le si avvicinò velocemente travolgendo chi involontariamente gli ostacolava il passaggio e la inglobò nei labirinti dei suoi arti per analizzarne lo stato.Maria aveva segni vitali molto deboli, lacerazioni e contusioni quasi ovunque, in particolare nella zona vaginale, interna ed esterna, in quella fecale e nelle mammelle. Anche il viso era parzialmente tumefatto e le estremità degli arti presentavano escoriazioni e lividi da immobilizzazione forzata.L’avevano stuprata ripetutamente, tutti e per tutto quel tempo, in ogni modo, massacrandone il corpo e lo spirito.La trasportarono con alta priorità nel reparto di ...
... cura medicalizzato, dove venne immediatamente sedata, ripulita dai liquidi seminali ed ematici e reidratata. Le vennero cicatrizzate le ferite, esterne ed interne.Per procurarsi le dosi di sangue compatibile, il giustiziatore dichiarò penalmente perseguibili i già criminalizzati violentatori, aggravandone così la posizione, e ne uccise due sul posto registrandone i decessi come conseguenza di ribellione all’arresto – abbastanza singolare come contingenza, trattandosi di già detenuti – e ne donò i corpi, suoi di diritto, all’ufficiale medico, affinché li usasse come materiale biologico da sostituzione.Fu tutto inutile.Maria morì, senza aver mai ripreso conoscenza.Il suo ultimo ricordo sarebbe stato quello dell’ultima veglia: di orrore e violenza. O forse no, pensò il giustiziatore davanti allo splendido corpo in vita ormai solo vegetativa, al suo viso ora sereno e rilassato. Chissà, forse anche gli umani sono in grado di sognare. E allora sperò avesse avuto almeno un ultimo sogno felice, prima di spegnersi.L’ufficiale medico lo contattò il periodo minore seguente, voleva istruzioni sull’uso della salma di Maria.E mentre il giustiziatore si sforzava di domandarsi quale sarebbe dovuta essere la giusta risposta, gli fu chiesto se anche il feto concepito durante le sevizie dovesse essere soppresso.Legalmente era parte del corpo dell’umana deceduta e quindi di proprietà del giustiziatore addetto al caso.Srghigolò come un cucciolo al suo primo pasto. Un feto umano, suo. Che cromosoma, ...