1. Anita, suo marito, ed io. (parte seconda)


    Data: 05/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... certo effetto, di questo puoi essere sicuro.
    
    Per il resto cerca di capire il mio momento. Ti chiedo un po' di pazienza. E comunque, chi l'ha detto che nel giro di qualche minuto non ti salti addosso?
    
    E poi devo pagare pegno, no?"
    
    "Anita, io desidero molto il tuo culetto, mi fa impazzire. Ma per ottenerlo ho fatto scoppiare un casino, e sono pentito. Perciò, se vuoi ritieniti libera di non farlo."
    
    "Se non lo faccio con te non lo farò più e, tutto sommato, mi hai molto incuriosita e voglio provare. Ho letto qualcosa e non dovrebbe essere un dramma. Poi in edicola ci sono delle riviste molto chiare. Mi devi solo promettere che farai piano, solo questo."
    
    Al solo pensiero l'uccello reagisce immediatamente.
    
    Lei: "Eccoli lì, certo che voi due formate una bella coppia. Praticamente siete uguali. Sempre a pensare a quello."
    
    "Cioè, mi stai dando del testa di cazzo?"
    
    "Oplalla, gaffe, mi faccio perdonare."
    
    Si gira di lato, sposta la testa più verso le ginocchia, slaccia i pantaloni, la cerniera, lo tira fuori e parte con la sega, le labbra lungo l'asta, usa anche la lingua, dopo un po' si tira su e se lo infila in bocca, parte con i risucchi. Mamma che forza.
    
    Ho intenzione di resistere a lungo, voglio farla lavorare. Respingo più volte l'orgasmo, ma dopo 45 minuti buoni mi tocca capitolare.
    
    Anita, gran pompinara.
    
    Ci vediamo la mattina del giorno dopo in edicola. Mi informa che Gianluca è stato fuori quasi tutta la notte, e che è rientrato alle ...
    ... sei.
    
    Non è da lui, che stia cominciando a frequentare certi localini?
    
    Lui mi chiama nel pomeriggio: "Un caffè Mauri?"
    
    Ci vediamo nel bar vicino alla caserma.
    
    Lui: "Parlami di questo tuo collega che vuoi farmi conoscere."
    
    "E cosa ti devo dire? Si chiama Marco, è più alto di me, magro, capelli neri, un bel ragazzo, è originario della Sicilia, non so che altro dirti. Si, ecco, un'altra cosa, è un po' rozzo, autoritario. Sul lavoro è bello tosto."
    
    "Autoritario? Anche tu lo sei, un po'."
    
    "Lo vuoi incontrare?"
    
    "Si, ma prima gli devi dire che, se non mi gusta, ciccia."
    
    "Senti Gianluca, io non ho una gran confidenza con lui. Lo posso chiamare, questo si, poi per il resto parlerete voi. Ma non credo che uno, al primo appuntamento, si aspetti chissà cosa."
    
    "Ok, che dici se organizziamo una cena da noi sabato sera?"
    
    "Per me va bene, tua moglie l'hai avvisata?"
    
    Sorride: "Ci pensi tu? A te non dirà di no."
    
    Mi sembra quasi di doverglielo: "Ci penso io, comunque a me dice di no parecchie volte."
    
    Prima di sera vado da Anita e la convinco ad accontentare suo marito per sabato sera. Accetta con qualche riluttanza.
    
    Adesso c'è solo da chiamare Marco, ma forse è meglio parlarci di persona. Questa storia mi mette fortemente a disagio.
    
    Farò quest'ultima cosa per Gianluca, poi si dovrà arrangiare.
    
    La mattina del giorno dopo vado a Bologna, meglio togliersi subito il dente.
    
    Trovo Marco in ufficio, ci conosciamo perché abbiamo fatto insieme qualche ...
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