1. Anita, suo marito, ed io. (parte seconda)


    Data: 05/02/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... ricordati che mi hai promesso che farai piano."
    
    "Si, farò piano."
    
    Siamo in albergo, nel modenese, ci sono stato più volte con altre, è un posto tranquillo.
    
    Prima di violare il buchetto voglio sfogarmi, venire almeno una volta, così poi durerò di più.
    
    Quindi partiamo con una scopata, e dopo che è venuta due volte è il mio turno, gli caccio una gran sborrata dentro e lei gode di nuovo.
    
    Qualche minuto di relax poi le metto la testa a posto, cioè molto vicina al mio uccello, e glielo ficco in bocca, lei ci da alla grande, al solito.
    
    Intanto prendo la mia piccola bottiglia, dove tengo dell'olio d'oliva che uso in queste occasioni, mi ungo le dita e vado sul buchetto. Lo massaggio e nel contempo lo ungo per bene fuori. Infilo un dito, poi un'altro, ungo. Lei non si scompone, vado avanti ed indietro per qualche minuto, intanto Anita continua a spompinare, gran risucchi, sega e succhia.
    
    Forse spera di farmi venire così, ma stasera non ti salvi cara, potrei durare anche più di un'ora, e se non fosse che ho così tanta voglia di romperti il culo, ti farei continuare un bel po', e poi, comunque, ti romperei il culo.
    
    È ora.
    
    La fermo tirandogli via letteralmente con la forza l'uccello dalla bocca. Mi guarda smarrita. La metto prona, a pancia in giù, prendo due cuscini e glieli infilo sotto la pancia, per farli sollevare il culo quanto più possibile.
    
    Mi metto dietro, con l'uccello in mano punto il buchetto, e spingo.
    
    Fa resistenza, è tesa: "Anita rilassati, ...
    ... dai."
    
    "Ho paura Mauri se mi fai male ti taglio l'uccello."
    
    "Non puoi, ti serve ancora."
    
    "Fai piano."
    
    "Si, ma tu cerca di lasciarti andare."
    
    Punto ancora, ma stavolta prima gli massaggio il buchetto con la cappella, strusciandogliela sopra, la sento gemere. Spingo e la cappella è dentro. "Haaaaaa...piano...piano......"
    
    Spingo ancora ed è dentro per metà, mi fermo per farla abituare.
    
    Lei: "Hoooo hooooo haaaaaa......."
    
    Un altro colpo, ecco sono tutto dentro. Le palle sbattono sulle chiappe.
    
    Sento i muscoli che si stringono intorno all'uccello, questa è la sensazione che più amo nelle inculate, l'uccello sembra stretto in una morsa, brividi disumani di piacere. Che goduria, potrei già sborrargli dentro ma me la voglio godere quanto più possibile. Comincio pian piano a pompare, lei continua con i suoi versi di dolore. Io pompo.
    
    Lei: "Haaaaa che male, haaaaa male." Lacrime sul suo bel visino.
    
    "Anita, tra un po' vedrai che ti piacerà."
    
    "Hoooo, mi stai aprendo in due, haaaaa brucia."
    
    Sono già dieci minuti che la sto prendendo, respingo un primo orgasmo. Voglio prima far godere lei ma è piuttosto indietro, continua con i suoi lamenti.
    
    Ma lentamente sento che comincia a lasciarsi andare, non è più rigida. Aumento la velocità e a lei scappa qualche gemito di piacere.
    
    Finalmente, stavo cominciando a disperare.
    
    Adesso è un continuo, geme, allarga le gambe per sentirlo meglio e risponde ai miei colpi, ed io pompo.
    
    Si gira col viso di lato ...
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