Quel giorno con mamma
Data: 05/02/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Incestuoso78
... sveglio.” -“Potresti finire quello che hai iniziato. Cosi mi fai vedere come fanno le donne” Ormai ero sul punto di non ritorno. Desideravo mia madre, la volevo per me. -“Non lo so…cosa direbbe tuo padre se lo sapesse?” -“Papà non c’è e noi siamo soli in questa casa, nessuno ci può guardare e non lo diremmo a nessuno. Ti prego, sei stata tu a farmelo rizzare poi!” -“Ok, ti faccio passare l’eccitazione e poi basta ok? E mi raccomando silenzio con tuo padre, non dovrà mai saperlo” Non volevo sapere altro. Il mio uccello era ormai duro come il marmo e lo mostravo con orgoglio a mia madre che subito si avvicinò a me. Mi fece sedere sulla tavola chiusa del water, che fungeva cosi da sedia. Lei si inginocchiò di fronte a me, mentre io aprii le gambe mettendo il mio uccello turgido a pochi centimetri dal suo viso. Afferrò il mio cazzo dalla punta, e facendo scorrere la mano verso il basso scoprì il mio glande. Non appena la pelle scese sotto la cappella provai una sorta di brivido, e mia madre iniziò a compiere un movimento su e giù con la mano. Era brava, bravissima, sapeva quando stringere e quando accarezzare, come se in vita sua avesse fatto un gran numero di seghe. Non potei evitare di lanciare qualche gemito di piacere, e vidi che mia madre ...
... aumentava l’intensità della sega, andando sempre più veloce. La sua mano continuava a segarmi a grande velocità, tanto che su sul volto vi era un espressione di grande sforzo. La cappella pulsava, l’eccitazione era a mille, mia madre mi stava facendo una sega. In preda al piacere,gli misi le mani nella camicetta non la avvisai nemmeno e affondai le mani nel suo bel seno i cappezzoli erano durissimi e lei emetteva grmiti di piacere dopo di che stavo per venire è cosi iniziai a schizzarle sulla mano, fino a ricoprirla interamente di caldo sperma. Ormai ero venuto, ma mia madre continuò a segarmi con lentezza, con la mano impregnata del mio sperma, fino a far uscire l’ultima goccia dal mio uccello. Eravamo entrambi soddisfatti: io avevo ricevuto una splendida sega, mentre lei aveva dimostrato a se stessa di saperci ancora fare con gli uomini. -“Ora ripulisci il tuo amichetto, e vieni di la ad aiutarmi” – mi disse mia madre sorridendo, e nel frattempo si diresse al lavandino per sciacquarsi la mano. Avevo ottenuto quello che volevo, ma non mi bastava. L’eccitazione per quanto era avvenuto era ancora tanta, tantissima e dovevo sfogarla...infatti Se qualcuno ha condiviso una cosa simile vorrei che mi raccontasse la sua esperienza lore_le@libero.it