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Il venditore ambulante 3 -lavori in corso- iii
Data: 20/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio
... due andarono verso la vetrata lasciando la veranda e quando il proprietario si girò per chiuderla mi lanciò un ultimo e lungo sguardo. –“Lo voglio”- pensai. Completamente preso dalla situazione lascia il filmato e tirai fuori il cazzo lavorandolo di fantasia guardando la tenda della vetrata –“Perché non esci fuori che ti faccio vedere quanto sono porca”- continuai a pensare mentre le mani facevano su e giù sull’asta. –“Dai vieni fuori porco”-. Mi spogliai della maglietta, iniziavo ad avere caldo, con la mano destra pizzicavo il capezzolo sinistro e con l’altra mi segavo il palo duro. Finalmente la tenda si scostò di poco e comparì il volto dell’uomo che palesemente avevo sgamato spiarmi. Quella volta non scappò rimase fermo a guardarmi e io ricambiai le attenzioni. Spostai la sedia dalla scrivania posizionandola davanti al balcone cosicché le mie gambe fossero visibili, mi sedei e lentamente proseguii a segarmi davanti ai suoi occhi. Godevo come un maiale. Adoro essere guardato da estranei curiosi e maiali. ...
... Volevo prendermi quell’uomo. –“Vieni qui che ti divoro il cazzo”- pensai aumentando il ritmo della sega –“Vieni che ti faccio vedere quanto ti soddisfo, altro che tua moglie”- , -“Guarda quanto sono porca”-. Tirai indietro la testa e quattro schizzi caldi mi caddero sull’addominale –“Aaaaaahhhh”- non mollai la presa e sollevai lo sguardo sorridendo verso l’uomo al di là della tenda che dopo aver ricambiato il sorriso la scostò mostrando le sue gambe nude e il cazzo marmoreo alto ed eccitato. Cominciò a segarlo con forza e ritmo sostenuto, il suo volto esprimeva un gran piacere, stava per raggiungere l’orgasmo, il vetro si appannò di respiri profondi e tre schizzi della sua sborra andarono a finire contro il vetro. Poggiò il glande sopra e spalmò il suo nettare sui vetri. Non riuscii a contenermi, la mia lingua sbucò fuori dalle labbra desiderando un assaggio. Dopo qualche istante tirò su la mutanda, infilò il pantalone e scappò via. Quel gioco mi piacque tantissimo, ma non ero ancora soddisfatto. Volevo di più...