1. Legata Pranzo


    Data: 08/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mia Sempre

    ... servono..e..torna qui.. non voglio distrazioni mentre mi assicuro che sarai legata per il pranzo..!” Obbedii. Nuda con il mio vestitino in mano ero di nuovo fronte fronte con il Mio Signore che si passava la corda tra le mani, mi girava intorno come se prendesse le misure. Cominciò a legarmi in silenzio, era molto concentrato, mi fece aprire le braccia, partì dal collo misurando con precisione un primo nodo dietro la nuca, scese sulle scapole per passarla sotto le ascelle in modo che la corda tornasse davanti e potesse avvolgere e stringere i miei seni, fece un altro attento nodo, scese ancora unendo sulla pancia entrambi i lati della corda che tenne bloccati con un terzo sapiente nodo, li riaprì per poter cingere ora i fianchi e ritrovare i due capi sulla mia schiena dove il quarto nodo dava più forza alla legatura, passò poi tra le natiche come se la corda fosse ora uno slip, risalì sul pube, sulla pancia finché non ritrovò un lembo della corda annodato prima, bloccò il tutto girando una seconda volta intorno ai miei fianchi in modo che potè terminare dietro la schiena con l’ultimo eccelso nodo che gli lasciava anche circa un metro di corda, da poter tirare o trattenere, in ogni caso, da poter gestire. Prese il vestito dalle mie mani facendomelo indossare, tenendo la legatura come fosse un completino intimo. Un lembo della corda fuoriusciva dalla parte superiore del mio abito, intonandosi al corpetto color canapa e scendendo lungo la schiena, lasciandogli anche la ...
    ... possibilità di giocarci comodamente, e dopo circa un’ora dal primo nodo, guardò l’orologio erano poco più delle 13. Indossai due sandalini, una sistemata ai capelli da folle ed ero pronta, pronta davvero, mi sentivo bellissima. ”Adesso sei pronta..domabile..gestibile come è giusto che sia possiamo andare a pranzo.” Prese la sua valigetta ed uscimmo dalla camera. Scendemmo le scale passando dal salone dove la sera ci fu la festa, era tutto in ordine come se nulla fosse accaduto, l'oste al bar ci preparò due caffè ricordando intanto al suo Padrone l'appuntamento per pranzo delle 14.00. Bevemmo veloci, per prima mi mossi io, alzandomi dallo sgabello, ma non feci in tempo ad allontanarmi di un passo che sentii la corda tirare, mi bloccai all'istante, sentendola sfregare sui seni e sulle labbra della fica, guardai Alex : ” Stai al mio fianco Mia ..stai buona o ti faccio bruciare..”. Uscimmo nel cortile e con il telecomando aprii la sua auto, un'Audi R8 grigia metallizzata. “ Si sposa bene con i tuoi capelli..sali su..” Uno sguardo alla mia “Bimba” parcheggiata tranquilla sotto al pergolato e partimmo. In quindici minuti, con quel bolide e conoscendo la via giusta arrivammo in un paese sulle rive del Lago in un lampo. Guidava prudente, adesso, attento, c’era gente che passeggiava, espose un permesso sul cruscotto ed entrò nell’area pedonale entrando poco dopo nel cortile di un Hotel. Un Edificio moderno, alto quattro piani, vista lago, con la piscina esterna circondata dalle vetrate di un ...
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