Culo a nord-est (capitolo 2)
Data: 20/12/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Andre_u
... capire che faccio sul serio. "Stai fermo, stronzo!" Gli urlo. Ma poi ho un po' di pietà nei suoi confronti: glielo appoggio sul buchino, ma decido di spingere con gentilezza. E gli sussurro in un orecchio "Ehi Mattia, rilassati, vedrai che ti piacerà". Il mio cazzo è assolutamente nella media come dimensioni, anzi forse anche di meno: si ferma attorno ai 14 cm di lunghezza, pur essendo abbastanza grosso. Questa cosa è perfetta quando faccio l'attivo, perché significa che una volta che il culo si adatta alla circonferenza, posso spingerlo anche abbastanza forte senza paura di far male al passivo. Ed è così anche con Mattia: glielo spingo piano nel culo e mi accorgo che lui sta seguendo il mio consiglio, infatti il suo buco dopo poco si arrende e lascia che il mio cazzo ci scivoli dentro. Solo a quel punto mi rendo conto di due cose: io lo sto abbracciando da dietro mentre glielo spingo nel culo, e lui potrebbe scappare da un momento all'altro. Quindi sta aspettando il momento ideale per scappare, oppure... Gli sta piacendo. Non mi sta bene, io stavo cercando di umiliarlo e lui ci sta godendo. Sento un altro moto di rabbia e di eccitazione, afferro Mattia per i fianchi e glielo spingo dentro di prepotenza, rendendomi conto che il suo buco del culo si è perfettamente già adattato. Questo mi fa insospettire e gli ringhio, in un orecchio "ladro del cazzo... Non è la prima volta che lo prendi nel culo!!". Mattia si affretta a balbettare un "n...no, cosa dici, è la prima volta!", ...
... quasi sconsolato. Tiene lo sguardo basso, sottomesso e pieno di senso di colpa, però il suo culo è inaspettatamente accogliente. Così accogliente che, maledicendomi per il poco controllo, supero il punto di non ritorno e sono costretto a sborrare più presto di quanto vorrei. "Oh cazzo!!" grugnisco, con rabbia, cercando di schizzargli più in profondità possibile. Una decina di schizzi, abbondanti, placano il mio desiderio ma non la mia rabbia. Sfilo il mio cazzo dal suo culo, ammiro per un secondo il buco che ho appena violato e poi afferro Mattia e lo spingo via. Lui, ingenuamente, forse si aspetta delle scuse, o di essere rassicurato, o addirittura delle coccole. Ma io gli sollevo i pantaloni e lo spingo verso la porta, ancora incazzato: "ora vattene di qui, sparisci e non farti mai più vedere. E tieni questo, spero che ne sia valsa la pena!" gli urlo, lanciandogli il pezzo di statua rubato orrendo, che ora appartiene a lui. ------------------------------------------------------------------------------------------------ Casa di Mattia Se qualcuno entrasse in camera di Mattia in questo momento, si troverebbe di fronte a una situazione un po' particolare. Mattia nudo, disteso nel letto a piangere, ma allo stesso tempo con il suo cazzo oscenamente grande e duro in mano. E' finalmente da solo e al sicuro in camera sua, dopo la violenza subita, e continua a pensarci, alternando qualche singhiozzo al movimento della mano sul suo cazzo. Mentre piange e si masturba, Mattia ha mille ...