Una giornata in harley
Data: 27/08/2017,
Categorie:
Etero
Autore: silti, Fonte: Annunci69
... tanto per un senso del pudore che non mi appartiene, quanto per far sciogliere piu' rapidamente quel poco di freddo che in questa stagione, dopo quasi tre ore di moto, spesso tarda a lasciare entrare il tepore di un sole ancora un po' velato.
Mentre cerco di immaginare come sarebbe la Sua schiena esposta alla brezza marina, ecco che vedo La bellissima schiena, appena indorata da qualche esposizione al sole primaverile, che si prolunga verso due glutei ( ho detto glutei, ma ho pensato culo) appoggiati su un pareo colorato che mi ricorda il quadro di un pittore impressionista, forse Van Gogh?
Provo immediatamente un desiderio irresistibile di avvicinarmi e di vedere il viso e il resto della nudita' di quella creatura che pur a distanza e senza neppure avermi visto ha già creato un circuito magnetico che arriva ai miei piedi, nel frattempo liberi da calze e stivali, attraverso quella particolarissima "sabbia musicale".
Al contempo mi sembra di tradire Lucia che, a distanza, mi ha guidato verso questa spiaggia magica a guardare con i miei occhi cose e paesaggi a Lei noti per permettermi di seguire l'usta della Sua anima come un cane da tartufi.
Frugando nei miei ricordi ho la sensazione di ricordare di avere gia' visto La schiena: una foto, a lume di candela, una chitarra, no, non puo' essere ! Fantasia, desiderio e memoria mi stanno giocando uno scherzo crudele.
Poi con la grande capacita' di autoassoluzione che contraddistingue ogni mia scorribanda fuori dal ...
... seminato penso che, in fondo, Lucia e' solo un' entita' virtuale che, magari, non avro' mai il piacere di conoscere ( piccola fitta al cuore n.d.r.) mentre quella bellissima schiena e' li' e mi lancia messaggi come un faro nella notte ad una piccola barca con la bussola in avaria.
Mi avvicino e guardo Lei: ha gli occhi chiusi, la pelle umida e i capezzoli, sul suo piccolo seno quasi adolescenziale, sono turgidi e impertinenti.
Sembra accorgersi della mia presenza in effetti, con il sole alle spalle, devo averle fatto ombra e fatto scudo con la Sua mano, mi ha guardato.
Mi sono stupito nel trovarmi, dopo un istante, seduto al Suo fianco, mi sono sorpreso a cingerla, consenziente, con il mio braccio e sono rimasto esterefatto nel sentire la mia voce che le chiedeva, senza mezzi termini e guardando la Sua intimita' glabra e leggermente arrossata da una depilazione recente, di toccarsi per me.
Poi per via di un certo imbarazzo per aver saltato qualsiasi passaggio intermedio ho iniziato a parlarle nel tentativo di ubriacarla di parole e di portarla a qualcosa di piu' rispetto ad essere spettatore di un piccolo quanto conturbante spettacolo saffico.
Lei, senza una parola mi ha invitato a mettere le mie dita sopra e poi dentro il Suo sesso ora turgido e bagnato di desiderio. Io penso che potrei regalarle quello che Paola chiama "specialita' della casa e che consiste in una masturbazione a due mani che io regalo con parsimonia e che prevede una mano dedicata ad accarezzare ...