1. Un pomeriggio esagerato (prima parte)


    Data: 20/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Wandering

    ... posizione per abbassarmi il costume, affondare il volto tra le mie chiappe e prendere in bocca la mia figa che così a quattro gambe era oscenamente esposta. La sua mossa mi sorprese perché ero distratta e mi eccitò moltissimo trovarmi ad osservare questi due da una fessura con la mia figa in bocca a Sergio nascosto nell’intimità relativa della tenda. Chiusi gli occhi e gustai la lingua di Sergio che cominciava ad esplorare ogni anfratto della mia figa e appoggiai le spalle e la testa sul materassino in modo da offrirmi ancora più sfacciatamente. Quando Sergio cominciò a lavorarmi con insistenza il grilletto aprii gli occhi e dalla fessura della canadese incrociai gli occhi del Biker. Fu una sferzata: probabilmente non poteva vedere molto perché era ad almeno una decina di metri di distanza ma quello sguardo di rapace mi attraversò e io sentii come una scossa e venni instantaneamente nella bocca di Sergio bagnandomi copiosamente e fui costretta a sottrarmi dalla sua lingua per l’intensità delle sensazioni.
    
    A questo punto mi girai, spinsi Sergio in modo da farlo sdraiare supino ed ammirare il suo uccello teso come raramente l’avevo visto, anche lui era eccitato come un toro nel vedermi così vibrante. Assatanata mi tolsi rapidamente il costume rimasto alle ginocchia e lo montai. Cominciai a cavalcarlo selvaggiamente facendolo uscire quasi completamente per poi cadere e inghiottirlo tutto fino a sentirlo sulla bocca dell’utero per poi smettere di saltare e con movimento ...
    ... ondulatorio strusciare il clitoride sul pube del mio amante provocandomi degli sfacciatissimi orgasmi. Sergio nel vedermi così era sempre più eccitato e duro e per la mia gioia mi strapazzava le tette, mi titillava il buchino del culo e mi diceva con voce roca, quasi irriconoscibile: “si così, ti voglio sempre così, senza ritegno, sei la mia cagna in calore, godi vacca che mi fai impazzire”. Ad un certo punto Sergio, infoiato più che mai, si alza e senza mai uscire, abbrancandosi alle mie chiappe mi sdraia sulla schiena, le mie gambe sulle sue spalle inizia a montarmi come un ossesso e io vengo per l’ennesima volta proprio quando sento la figa riempirsi di una montagna di sperma.
    
    Allungo le gambe per rilassarmi, e ci mettiamo su un fianco senza però staccarci, sento il suo uccello che ha perso rigidità ma è ancora turgido e mi riempie la fica. Lui mi bacia dolcemente e mi dice quanto gli sia piaciuto vedermi godere così senza alcun pudore, anzi cercando il piacere sfacciatamente. È un momento dolcissimo anche se una punta di senso di colpa si fa strada in me pensando che quello che ha scatenato tutto è stata l’idea di quello sguardo rapace.
    
    Non ho comunque il coraggio di raccontarglielo per paura di offenderlo.
    
    Dopo poco Sergio si alza e mi dice che ha intenzione di andare a farsi un giro in bicicletta fino al paese ad una decina di chilometri e di fare spesa per la cena.
    
    Io mi domando dove prenda tutte quelle energie e penso di essere realmente fortunata. Resto nella ...