MARTINA Cap.15
Data: 10/02/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Cuckold
Autore: Maverick
... ben arredata in stile moderno, piena di tappeti e di quadri alle pareti.C’era anche la cameriera, giovane e carina con la sua vestina d’ordinanza, come si conviene nell’alta società. Ci servì l’aperitivo in salotto, guarda caso martini con ghiaccio, che poi era quasi tutto gin. Naturalmente io declinai, preferendo un analcolico, ma gli altri si scolarono il bicchiere, subito rabboccato dalla efficiente camerierina. “di questo passo tra mezz’ora sono tutti ubriachi” pensai tra me, ma io volevo restare lucido perché intravvedevo complicazioni, tra cui la botta di sensualità che avevo ricevuto sulla testa da Patrizia conciata in quel modo, per cui temevo di perdere il controllo del mio comportamento. Per di più Patrizia non andò tanto per il sottile e mi guardò intensamente con quegli occhi verdi trapanandomi il cervello. Le polpose cosce poi erano tutte esposte alla mia vista imbarazzata, come pure il triangolo delle mutandine bianche che si mostrava malizioso in fondo alle lunghissime gambe.Martina, peraltro, ci metteva del suo per far cadere le difese solide e collaudate di Totò…. Consapevole fino in fondo del suo fascino, tentava di sedurre quel tipo che sicuramente la intrigava, modulando sapientemente i movimenti del corpo e le espressioni del viso. Le parole certo avevano minore importanza, a parlare era tutto il resto, l’atteggiamento della bocca, il tono della voce,il profumo francese che discretamente colpiva le narici dell’uomo, lo splendore del suo sorriso ...
... contornato dalle due incantevoli fossette sulle guance…. Ci voleva una bella forza a resistere, e infatti l’uomo sia pur gradualmente, cedette. Le mie antenne tese captarono un progressivo allentamento dei suoi freni inibitori, la voce aumentò di tono e di volume, i movimenti divennero più nervosi e scomposti, le parole meno misurate. Era ormai evidente che Martina aveva forzato la porta blindata e si era introdotta liberamente nello spazio riservato e ben difeso della sua intimità. Per farla breve, il tipo si era già beccato una bella cotta…. e considerando che si trattava di un individuo di alto livello sociale, ricco ed abituato ad avere tutto ciò che desidera, temevo che non sarebbe stato facile fare uscire Martina da lì prima che lui fosse riuscito a metterla sotto i suoi coglioni.Finito il giro dei martini, sedemmo a tavola dove la cameriera ci servì un enorme vassoio di paella alla valenciana, devo dire assai invitante e, come potei subito constatare, molto gustosa. Totò fece gli elogi alla ragazza che era spagnola e si chiamava Paquita.Avevo da poco sostenuto l’esame della vista per il rinnovo della patente, l’oculista mi aveva attribuito 10 decimi all’occhio sinistro e 11 decimi all’occhio destro. Ero quindi sicuro di vederci bene. Per cui quello che vidi riflesso nello specchio dell’ingresso, a circa 10 metri dal nostro tavolo,e che di primo acchito avevo considerato un’abbaglio, balenò alla mia mente come una visione assolutamente reale….lo specchio infatti rifletteva una ...