Banished
Data: 20/12/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Feticismo
Hardcore,
Autore: LidiaSissy, Fonte: xHamster
... le accuse. Atteggiamenti contro la decenza in luogo pubblico. Schiavitù sessuale esplicita in luogo pubblico. Violazione di proprietà privata in atteggiamenti contro la decenza. Ne hai almeno per dieci anni, ingegnere. Bene, possiamo muovere”. Mentre il furgone si avviava, Lidia piangeva singhiozzando nel suo cappuccio. Uno sportello laterale della gabbia si aprì, ed un agente le posizionò una benda sugli occhi. Lidia cadde nel buio.Dopo curve e tratti di autostrada il furgone finalmente si fermò. Il carrello con la gabbia fu estratto dal furgone e Lidia fu condotta all’interno dell’istituto di recupero. Non poteva vedere nulla. I prigionieri colti in flagranza di reato dal RAP godevano di meno diritti di assassini e stupratori. Venivano processati per direttissima nel giro di poche ore da un tribunale composto da un giudice selezionato tra quelli di indole più severa e giudicati da una giuria composta esclusivamente da uomini specializzati nel punire pesantemente i propri simili. Per meglio spiegare, se fosse stato catturato un tossicodipendente probabilmente sarebbe stato drogato fino quasi alla morte per tutta la durata della pena. I sodomiti venivano torturati analmente, le prostitute condannate a stare mesi dentro a macchinari che le stupravano fino allo sfinimento, causando una reazione del cervello che avrebbe invertito – perlomeno nella teoria - la tendenza dell’individuo. Gli schiavi o le schiave sessuali erano generalmente condannati ad essere tenuti per tempi ...
... lunghissimi in catene ed in quasi totale isolamento, fino ad ottenere il rifiuto dell’individuo verso tali pratiche. Ulteriore inasprimento della pena si verificava nel caso in cui fossero commessi più reati contemporaneamente. E purtroppo Lidia era appena stata arrestata con un mare di accuse. In più i prigionieri del RAP non avevano la facoltà di avvalersi della difesa di un avvocato, tali reati erano considerati gravi a tal punto da rendere le pene inappellabili.Lidia fu condotta nella zona di preparazione prigionieri. Fu narcotizzata, in modo da non potersi muovere né parlare durante la procedura. Con cesoie idrauliche le vennero rimossi i lucchetti, le cavigliere e tutto il cuoio che aveva addosso. Senza particolare cura le furono rimossi i pesi dai capezzoli ed il tappo anale, fu spogliata completamente e pulita con un clistere. Le fu applicato un collare di metallo, bloccato con una chiave codificata. A gomiti, polsi, sopra le ginocchia e sulle caviglie le furono applicate manette di metallo, sempre chiuse con la stessa chiave, oltre a una cintura metallica all’altezza dell’ombelico. La cintura di castità in plastica fu rimossa, sostituita con una di metallo: da un piccolo foro usciva un tubo di silicone, che si infilava nell’uretra, per consentire di urinare senza problemi. Due bande metalliche furono applicate avanti e dietro alla cintura, per chiudere pene ed ano in una cintura di castità inamovibile. La parte posteriore aveva uno slargo all’altezza dell’ano, per ...