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Lui e lei
Data: 14/02/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: iranes
Sono stanco morto ma mi tocca. Dopo dieci ore di mare e quattro di allenamenti sono distrutto. Stavo per montare in moto per andarmene a casa, quando mi suona il cellulare"Sara? Che vuoi?""Si risponde così ad una ragazza?""Ad una ragazza no, ad una ragazza stronza si" Avrei voluto dire ad una puttana stronza, ma mi sono trattenuto. Tra di noi non è mai corso buon sangue. Lei la ballerina, prima donna della classe, io ero il pagliaccio. Mi divertivo a far ridere, unico momento leggero della mia giornata, lei invece era la snob perfetta, si divertiva a umiliare, avevo visto parecchi ragazzi provarci con lei, essere usati e poi scaricati. Si era passata tutta la nostra classe tranne me, la cosa non mi interessava, in fondo a me lei piaceva solo fisicamente, si perché se intellettualmente lasciava a desiderare lo stesso non si poteva dire del suo fisico. Il ballo l'aveva scolpita proprio bene, un culo da infarto, che solo a vederlo muoversi ti faceva venire, gambe lisce e toniche, ma non eccessivamente muscolose, ma il meglio era la parte di sopra, una terza piena che stava su da sola come fosse di marmo, infatti non indossava mail il reggiseno, un ventre piatto dolcissimo con quel brillantino all'ombelico che mi faceva impazzire. Ma la cosa più bella erano gli occhi, occhi da maiala, profondi e penetranti, color cacao, sembravano fatti apposta per farti arrappare. La cosa che mi dispiaceva era di non essere mai riuscito a provare le sue labbra, avevo sentito vari commenti e ...
... sia come baciatrice che come pompinara molti ne avevano decantato le labbra, labbra magnifiche, carnose al punto giusto e quella meravigliosa fossetta tra il labbro superiore e il naso, personalmente adoro questi piccoli dettagli, come il piccolo neo che aveva appena sopra il labbro superiore. Come detto non aver provato quelle labbra rimaneva un mio piccolo cruccio, ma ora torniamo alla storia"Vedo che hai un'alta considerazione di me""Taglia corto. Che ti serve?""Mi servirebbe un accompangatore.""In che senso?""Mi serve un ragazzo che mi accompagni stasera alla festa di Nicola""E perché chiami me?""Perché tu sei l'unico che se ci va, ci va da solo. A te non ti si incolla nessuna""Sempre diretta, eh? Io non pensavo di andarci""Dai ti posso pagare" La sua famiglia era molto benestante e non avrebbe avuto nessun problema a mantenere quello che aveva detto"E se a me non interessassero i soldi?" fu la mia piccata risposta, mi sentivo un po' offeso, ma in testa mi stavano frullando tante idee strane"Cosa intendi?""Non lo so. Prova a pensare che altro tipo di moneta capisco io""Non oseresti chiedermi una cosa del genere. Cosa credi che si dirà di te se uscirà in giro che mi hai chiesto di scopare per accompagnarmi ad una festa?""E di te che ti sei ridotta a offrire soldi a me per fartici portare?""Non crederai che…""Ora devo chiudere, decidi e fammi sapere. Hai due minuti da adesso" chiusi il telefono e tornai negli spogliatoi, mi serviva un posto dove lasciare la borsa, non potevo ...