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La meglio gioventu' 11
Data: 16/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Quandohai17anni
... per quell’ora. A dopo! C: Ciao Fede a dopo. Lanciai il telefono da qualche parte e mi fiondai velocemente in bagno, feci una doccia veloce e corsi velocemente ad accendere il ferro da stiro, per stirare la mia camicia celeste , la mia preferita… Con Carlo bisognava essere più o meno eleganti, perché i posti e la gente che frequentava erano così e quindi per non sentirti in imbarazzo ti adeguavi di conseguenza.. a me piaceva vestire spesso così quindi nessun problema. 19:29 spuzzi di profumo su tutto il corpo, indosso il giubbottino, altro profumo, vado a riprendere il telefono in salotto, lo metto nella tasca posteriore dei pantaloni e aspetto Carlo. 19:33 squilla il telefono, Carlo che chiama per annunciarmi che è di sotto che mi aspetta. Mi precipito dalle scale e mi fiondo nell’auto di Carlo. Iniziamo a dialogare mentre Carlo inizia il giro della città… prendiamo a chiacchierare e a scherzare come ai vecchi tempi, Carlo mi dice che infondo gli manca la scuola, più che la scuola gli amici di scuola, le cazzate fatte insieme, gli scherzi ecc… poi continua: E tu? Come stai? Alla fine te la sei fatta quella della 3 E?..... Non potevo raccontare le mie intimità a Carlo, quindi chiusi il discorso con imbarazzo pronunciando un timido No! Carlo allora riprese subito le redini della conversazione e chiudendo il discorso mi chiese se mi andasse di bere qualcosa, io accettai e continuammo in macchina verso qualche locale… optammo per il Bar dove lavorava ...
... Davide, e mentre cercavamo parcheggio il telefonino di Carlo cominciò a suonare… Carlo fermò l’auto davanti ad un divieto di sosta e rispose al telefono. Era la mamma che gli chiedeva di andare in campagna a dar da mangiare al suo cagnolone, visto che suo padre preso dalle tante cose da fare se ne era dimenticato. Carlo chiuse il telefono e mi chiese se volessi andare con lui dal suo cagnolone, per me non c’era nessun problema, tanto l’importante era passare del tempo insieme …. Arrivammo in questa grande villa situata molto distante dalla città, nella campagna pugliese piena di strade e stradine… Carlo uscì dall’auto ed aprì il cancello per far entrare l’auto, parcheggiò e andò a richiudere il cancello. Mi chiese di seguirlo dietro la casa dove era c’era il grande recinto che ospitava Pluto, un pastore tedesco chiamato così perché da bambino il fratello maggiore di Carlo era in fissa con i cartoni della Disney. Carlo riempie una ciotola di croccantini ed entra nel recinto di Pluto, richiudendo dietro di se il recinto. Ovviamente Pluto contento di rivedere il padrone cominciò a saltellare di qua e di là sporcando Carlo di fango… Salutato il cane Carlo entrò in casa, per vedere se riusciva a trovare qualche vestito pulito da indossare per sostituire gli abiti sporcati da Pluto. Salimmo al piano di sopra dove c’era la zona notte, Carlo entro in una stanza e mi disse di accomodarmi sul letto e scusandosi del fatto di avermi rovinato la serata cominciò a spogliarsi…io ...