1. Non voglio smarrirti


    Data: 21/12/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Quella mattina mi svegliai come avvolta in una specie di torpore, principalmente in uno stato d�inconsueto benessere, forse per ciò che m�attendeva di lì a poche ore, oppure per la bella serata che avevo da poco trascorso. Ero stata a cena con degli amici tra cui il mio caro Francesco e un suo amico di nome Giorgio, che di professione effettuava lo scenografo. La sera precedente, prima di tornare ognuno a casa propria, Francesco m�aveva bonariamente salutato dandomi due baci sulla guancia e sussurrando unicamente un essenziale:�A domani�.Due semplici parole solamente, eppure così piene di senso e cariche di significato, per ciò che soltanto noi due sapevamo. Io me la presi con calma, mentre consumavo la colazione la mia mente era già altrove, dato che accarezzandomi i seni, pensavo a che cosa sarebbe successo, in seguito andai in bagno e mi sciacquai il viso per svegliarmi dalle fantasie che avvolgevano la mia mente, però nulla giovò tutto questo. Ritornai in camera per decidere come vestirmi e decisi d�indossare un pantalone nero, una maglietta trasparente di colore rosa con dei ricami, successivamente rientrai di nuovo in bagno per illuminare la mia faccia con un velo di fondotinta, un ombretto rosa e un lucidalabbra. Uno squillo di telefono mi fece sobbalzare, così corsi in cucina lasciando cadere per terra tutti i miei trucchi. Il cuore cominciò sennonché a battere, era lui, Francesco, che con una voce chiara e pacata mi annunciava:�Sto arrivando, t�aspetterò di ...
    ... sotto nell�androne�.Terminai gli ultimi ritocchi, due gocce di profumo, afferrai la borsetta, scesi le scale e lo vidi in piedi ad attendermi. Lo salutai con un bacio sulla guancia e un sorriso complice che esprimeva esternando tutta la voglia di lui, perché altro non potevo fare in quel momento, salii in macchina e partimmo. Quanti pensieri in quegl�istanti affollavano la mia mente, mentre io lo osservavo con quella sua aria così distinta e impenetrabile: lui era un uomo che a prima vista poteva sembrare freddo, insignificante, per nulla ciarliero, però proprio per questo attirò fortemente la mia attenzione. La sua vita? Direi perfetta, una moglie che ama, un lavoro che gli piace e che gli permette di tanto in tanto di viaggiare, degli amici con i quali esce e qualche vezzo, tra cui me naturalmente. Lui diceva che io ero una delle pazzie che si era concesso negli ultimi tempi. Avevo atteso questa giornata con agitazione, con apprensione e parecchio desiderio, ma anche con tanta inquietudine, pensando come sarebbe andata a finire e che cosa avremmo fatto, in realtà avevamo pianificato tutto, dove andare e come trascorrere la giornata, tuttavia ciò che m�impensieriva e mi turbava era come sarebbe finita.Quante conversazioni avvenute insieme per telefono, quante confidenze e numerose rivelazioni, ciononostante pochi accenni ai desideri fisici sia dell�uno sia dell�altro. Il problema non era che non ci desiderassimo, bensì era un qualcosa che scorreva ugualmente dalle nostre ...
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