Non voglio smarrirti
Data: 21/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... conversazioni delle quali non si parlava apertamente, eppure entrambi avvertivamo cogliendo in modo poderoso quell�attrazione e quel coinvolgimento che subito emergeva, quando raramente ci ritrovavamo nell�intimità. In effetti si era creata fin dal nostro primo incontro una sensazione mentale fatta di sguardi, di percezioni, che dalla pelle arrivava alla mente passando per i bassifondi e provocando un calore e uno slancio istantaneo che bruciava il corpo. Sentii a quel punto l�esigenza d�accarezzare le sue cosce con una mano e la nuca con l�altra, mentre lui continuava a guidare verso la meta; finalmente un semaforo rosso ci permise di guardarci negli occhi e d�avvicinarsi per un bacio e un altro ancora. A dire il vero non erano mai abbastanza i baci che riuscivamo a darci, perché in quel frangente la sua mano s�infilò delicatamente sotto la maglietta rosa che già lasciava intravedere che cosa Francesco cercasse, dato che quando arrivò ai miei seni cominciò a stringerli come se stesse impastando, un composto, poi amabilmente scostò il reggiseno con le dita strinse quei capezzoli che tanto adorava, provocandomi uno spasmo e un piacere da farmi contorcere.In quell�occasione scattò il verde e quando la macchina ripartì io ebbi due profondi respiri e a stento mi ricomposi. Scambiammo dei pareri sulla sera precedente e sulle persone che erano presenti, lui divertito mi fece notare come il lo avessi fulminato con lo sguardo in una precisa situazione. Seduta accanto a lui c�era ...
... una nostra amica di nome Daniela, una bella donna di circa quarant�anni, molto silenziosa, eppure sempre attenta a osservare e ad ascoltare. Daniela teneva la sua gamba appoggiata alla sedia di Francesco e le due cosce quasi che si toccavano, io con lo sguardo feci notare questa circostanza e Francesco rispose con un sorriso allusivo e insinuante. Lui adorava prendersi gioco di me e gradiva stimolare quel pizzico di gelosia e d�aggressività che accrescevano la voglia che avevo di lui, io come d�istinto, rapita da quel gioco, gli morsi il lobo dell�orecchio infilandogli la mia lingua dentro facendogli sentire il calore del mio respiro, giacché un brivido lo assalì, poi agguantai la sua mano così accogliente e la coprii di baci, poi succhiai le sue dita affusolate una a una, infine tornai così ad accarezzare l�interno della coscia, a un certo punto mi disse:�Ecco ci siamo. Vedi quell�insegna là in alto? Siamo arrivati�.A bruciapelo una sensazione di proibito m�invase, dentro di me e nei miei occhi si stampò quell�insegna con la scritta Motel Charlie, così afferrai la mano di Francesco e la strinsi dicendo:�Che bizzarra sensazione, è la prima volta che vengo in un motel così particolare�. Anche per lui era forse prima volta, pure lui si sentiva un poco a disagio e guardandomi disse:�Ci hai ripensato?�.Io non ci avevo ripensato perché lo desideravo, lo volevo, ero lì per lui e quella sua mano che mi stringeva mi trasmetteva sicurezza. Dopo ci avvicinammo all�entrata e ci ...