Non voglio smarrirti
Data: 21/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... trattenere il respiro per godere di quella penetrazione il più a lungo possibile e quando sentii la calda lingua di Francesco sulla mia bocca ripresi a respirare ansimando di piacere. Fu a quel punto che Francesco premette il pollice della sua mano contro il mio ano e un brivido corse su tutta la schiena, spingendomi in avanti verso di Giorgio per porgere meglio il mio posteriore nella direzione di Francesco. Le dita di Francesco lavoravano egregiamente dentro quella fessura, io le cercavo e le volevo dentro di me, la mia voce soffocata sussurrava ti voglio e Francesco esaudì con piacere i miei desideri. Mi ritrovai sennonché penetrata avanti e dietro, provando un piacere intenso e vigoroso, tale da rendermi impotente con la sola possibilità d�abbandonarmi a quell�irruenta passione animalesca. Non avevo bisogno di muovermi, bastava soltanto stringere i muscoli per sentire meglio la penetrazione e far sentire loro la voglia che cresceva dentro di me, sì, la voglia totale di godere. Io tenevo stretti a me i glutei di Francesco e di Giorgio, avevo la gola secca, le lacrime agli occhi, avrei voluto interrompere quel vortice di piacere e di dolore, ma dalla mia bocca usciva unicamente la voce strozzata dai colpi dei miei amanti che implorava mista a sospiri di continuare:�Ancora ti prego, così, di più�.Fu così che persi come nell�oblio ci abbandonammo in un lungo piacere che sembrava non finire mai, perché appagati e stremati ci adagiammo così sul letto uno a fianco all�altro. ...
... Le uniche forze che avevamo erano quelle d�accarezzarci, così i nostri muscoli s�allentarono, ci rilassammo e ci godemmo quel momento così, abbracciati senza dire una parola. Non so quanto tempo passò, eppure sembrava un�eternità, Giorgio si rivestì senza dire una parola, s�avvicinò e mi riferì:�Grazie, per aver esaudito il mio desiderio�.�Credo, che non sia stato un sacrificio per te�.Mi baciò appena sfiorandomi e se ne andò. Francesco allora mi strinse a sé calorosamente, io sentivo una sorta di tensione nella sua stretta e a stento mi chiese:�Tutto bene?�.Lui m�abbracciò ancora a lungo e insieme ci coccolammo tra baci e teneri sguardi, nel momento in cui ci stringevamo forte gli domandai:�E� solo un caso che Giorgio si trovasse qui?�.Non feci in tempo a terminare la frase, che con il dito mi fece un cenno di silenzio e languidamente disse:�Godiamoci questi ultimi istanti qui insieme, stretti l�uno all�altro, perché le parole al momento non servono�.Arrivò in conclusione il momento di rivestirci e prima d�uscire mi voltai un attimo per dare un�ultima occhiata, giacché subito mi resi conto che qualcosa era cambiato, io ero cambiata e forse anche Francesco. Per tutto il viaggio ci tenemmo per mano, più volte avrei voluto dire qualcosa, eppure non so perché mi mancava la parola. Più volte si rivolse verso di me come per dirmi chissà che cosa, però nulla uscì da quella bocca che tanto poteva dare piacere. Quando arrivammo a destinazione io dovetti scendere dalla macchina, lui ...