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I giardinetti 4
Data: 24/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: overbsx
... cappella. Marco era stravolto, il suo respiro era aumentato, il ventre si contraeva mentre la mia bocca aspirava il suo primo latte, la Prè sborra, liquida e dolce, poi, mi bloccai di colpo. Rimase male povero amore mio, lui mi supplicava di continuare; per un paio di volte bloccai la sua mano, voleva segarsi da solo; dissi di aspettare che sarebbe stato più bello dopo. Lo feci scendere dal letto, ero in piedi mentre spingevo lui in ginocchio. La vista di Marco ai miei piedi, mi eccitò tantissimo, ormai era mio. Ricordai l’insegnamento del signore, dissi a Marco di aprire la bocca con lingua in fuori: mentre io con una mano tenevo alta la sua testa e con l’altra guidavo il randello verso la sua bocca. Marco si ritrasse, non voleva, serrò le labbra, le dissi che dopo lo avrei fatto io a lui, ma non voleva. Io ci ero già passato, sapevo che dopo la prima volta le sarebbe piaciuto, si trattava solo di vincere la sua riluttanza iniziale. Allora ero convinto che era normale fare un pompino, farsi sborrare in bocca; si trattava solo di vincere in quel momento. Giocai un’ultima carta, dissi che se non lo avesse fatto non ci saremmo più visti, mi sarei offeso. Mi spostai, indietreggiai come se volessi smettere, andare via; e fu allora che lui ancora in ginocchio, afferrò le mia gambe, mi avvicinò a se; e mentre con una mano sul culo mi avvicinava, con l’altra impugnò il mio cazzo avvicinandolo alle sue labbra. Avevo vinto, la lingua di Marco timidamente e lentamente leccava la ...
... cappella, lo lasciai fare, volevo si abituasse da solo a leccare, lo esortai a leccare come se gustasse un gelato, lo consigliai a bagnarlo molto di saliva, e lui eseguiva tutti i miei consigli. Sentivo la sborra salire, ed a quel punto ripetei i consigli del signore: “non devi stancarti, apri la bocca e fallo entrare un pochino, mi raccomando usa solo le labbra, non usare i denti; bravo, bravo, ora succhia non leccare più, si succhia e fai su e giù con la testa, si, si aspira più forte, tira dentro”. Ormai sentivo la sborra nel canale, stavo per sborrare, dovevo farlo nella bocca ma non doveva sentire molto il sapore, e come fece il signore con me: afferrai la sua testa con entrambe le mani, spinsi il bacino sino a sentire il suo naso su l’inguine e…..mi scaricai in fondo alla sua gola. Lui ora si dimenava, cercava di gridare, sentivo i suoi denti sull’asta mentre schizzavo getti roventi di sborra direttamente nella sua gola. Non allentavo la presa, non volevo sputasse la sborra, era importante fargliene ingoiare il più possibile, per esperienza sapevo che dopo quella prima volta sarebbe stato tutto più facile. Lasciai la sua testa quando ormai avevo scaricato tutto, e lui aveva ormai ingoiato, Marco era ancora in ginocchio quando mi abbassai e lo baciai sulla bocca. Lui non si ritrasse, non lo fece neppure quando, come mi era stato insegnato, forzai le sue labbra con la mia lingua. Lo sentì abbandonarsi mentre la mia lingua esplorava la sua bocca alla ricerca del mio stesso ...