1. Recovery mode 4


    Data: 25/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Maks

    ... Sara si sarebbe potuta sentire esclusa; se avessi puntato su Sara rischiavo una fredda reazione, come la sera prima al parcheggio. Seguii l'istinto e tentai la strada più semplice, quella di svelare loro reciproca cotta: sollevai la mano dalla schiena alla nuca di Marta, poi sospinsi dolcemente il suo volto verso quello di Sara in un inequivocabile invito. In anni di convivenza, non avevamo mai avuto esperienze simili, ma certo dell'apertura mentale che dimostrava quando fantasticavamo a letto, sentii che in quella situazione Marta si sarebbe potuta lasciare andare, forte del mio consenso. Le donne si abbracciarono dolcemente, come per gioco, timide. Poi dei sospiri, gli sguardi rimbalzavano dagli occhi alle labbra, ai seni rigonfi di desiderio. L'atteggiamento ludico fece spazio ad un'atmosfera di forte erotismo. Marta si sporse, Sara l'accolse. Quel lieve movimento del sedere di mia moglie seduta sul mio membro mi portò a un passo dall'orgasmo, mentre inebetito assistevo a quella poesia: una lode a Saffo, alla bellezza, all'armonia, alla pace, possibile, su questo mondo. Non resistetti oltre e stringendo con le due mani il sedere di entrambe, morbido e carnoso quello di Marta che mi si strusciava addosso, più rigido e contratto quello di Sara, esplosi un attimo dopo in un intenso orgasmo, senza preoccuparmi minimamente di dissimularne le contrazioni. Marta se ne accorse e, incollandosi ancora di più alle labbra dell'amica, accompagnò il mio godimento al suo culmine, ...
    ... sculettando a tempo fino ad esaurire il mio piacere. Poi si alzò appena per baciare meglio la sua nuova fiamma, consentendomi al contempo di sgusciare via esausto, come a volersi liberare di me, ormai di impiccio tra loro. Beh sì, in effetti fu un'eiaculazione extra precoce, ma avrei voluto vedere voi al mio posto! Salii rapidamente i gradini della vasca, giunto sul prato vidi buio e sbandai, ero al collasso. Mi fermai, inspirai profondamente, mi voltai verso la piscina, recuperai la vista. La luce schiuse ai miei occhi i riflessi della bottiglia che galleggiava a stento, svuotata e dimenticata, e del piercing nasale di Sara, teneramente abbracciata a Marta: - se ti facciamo quest'effetto smettiamo! - No amore, ho solo ricordato che devo preparare la brace! - risposi autoironico. Non un cenno di ascolto alla mia risposta, di nuovo rapite, perse nel loro amore pomiciavano fameliche, come due adolescenti alla prima scoperta di un nuovo piacere, con una delicatezza e un rispetto reciproco incompatibili con l'intensità di quella passione: Marta sembrava esplorare un territorio ignoto, con prudenza, attenzione ai particolari, trasporto, senza voler perdersi un brivido di quelle sensazioni. Una passione tuttavia misurata, controllata, orientata con sapienza alla ricerca del proprio piacere, prima che a quello del partner. Cazzo, che scena! Il sole mi avvolgeva in un abbraccio torrido, mentre l'aria immobile e incombente rinfrescava appena la mia pelle bagnata, donandomi un benessere ...
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