I cavalieri della tavola rotonda 1 - artu' e lancillotto
Data: 22/12/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad
... dell’amico prendere possesso di lui, Lancillotto si lasciò andare all’inevitabile, un inevitabile a cui non poteva e non voleva sottrarsi: cedere all’amore, alla passione del suo re, del suo amato, era il primo sentimento che gli era sbocciato nel cuore quel giorno lontano in cui si era presentato a Camelot con la segreta speranza di essere accolto fra gli eletti, i dodici cavalieri della Tavola Rotonda.
Il primo sguardo, il primo muto messaggio, le loro anime che si parlavano dagli occhi: queste emozioni riviveva Lancillotto ogni volta che si trovavano vicini, ogni volta che facevano l’amore, ogni volta che sentiva l’amante stringerlo forsennata-mente, il suo respiro farsi più affannoso, come in quel momento, il suo cazzo gon-fiarglisi nel retto, pronto a scoppiare… come in quel momento…
“Vengo, amore… vengo, amore… “, ansimò Artù e con un ultimo affondo si lasciò andare ad un orgasmo così a lungo trattenuto, mentre Lancillotto si sentiva come liquefare nel languore che lo stava ...
... sommergendo.
Stettero a lungo avvinghiati, Lancillotto premuto sul lenzuolo ormai fradicio e Ar-tù senza forze sopra di lui. Poi, Lancillotto si girò e si abbracciarono, sudati, en-trambi i cazzi molli e inzuppati di umore.
“Sei fantastico…”, mormorò Artù, baciandolo sugli occhi, prima l’uno e poi l’altro.
“No, sei fantastico tu, amore mio… - mormorò l’altro – mi hai scopato pure l’anima…”
“Adesso tocca a te, che ne dici? Vuoi commettere violenza sul tuo re?”
“Sulla violenza ho i miei dubbi, - ridacchiò Lancillotto – il guaio è che adesso non posso…”
Artù corrugò la fronte.
“Non puoi?”
“Devi darmi tempo di riempire il serbatoio, tesoro…”
“Ne avevi proprio voglia…”, ghignò Artù, intuendo il sottinteso.
“Perché, tu no? Ho sentito gli sforzi che facevi per trattenerti.”
“Mi trattenevo perché so che ti piace sentirti il mio cazzo nel culo il più a lungo possibile.”
“È vero…”, bisbigliò Lancillotto, baciandolo, mentre la mano di Artù si allungava a risvegliargli l’esausta virilità.
(CONTINUA).