Mi hai rapito
Data: 26/02/2021,
Categorie:
Autoerotismo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... lascia stordita.Lei s�immagina la lingua di Massimo, la sua bocca, i suoi denti e di nuovo sente la morsa nel ventre procurargli le vertigini. Dalla bocca quasi spalancata si sente un urlo muto al cielo nero, lo strepito d�una femmina vergine pervasa da un desiderio inverosimile, nel tempo in cui un rivolo di saliva plana sul seno scosso da quel respiro veloce. Lei lo guarda scivolare come ipnotizzata, rapita dalla reazione della pelle che s�aggrotta e vibra a quell�umida carezza, perché la notte al presente si tinge d�aspirazione, di frenesia e persino di volontà. Lei ritorna sul letto, le lenzuola sono fresche sulla sua pelle infuocata, con le mani si percorre tutta, sente raggrinzirsi ogni poro al tocco sensuale dei polpastrelli, in seguito si sofferma con ambedue le mani sul ventre e preme sopra anelando di reprimere quei palpiti che si propagano dall�interno.Lei lo vuole davvero, vuole essere deflorata, presa, violata, perché vuole annullarsi nel suo respiro, nel suo sudore, nel suo calore, dal momento che con l�idea lui la scopi per bene avviluppa i suoi sensi, si colora d�euforia, s�inzuppa di bramosia. In quel momento un lampo di luce squarcia il buio, un segnale distinto che decifra il potere della mente, quell�arcana forza del pensiero, quella capacità intima e propria della fantasia di trasformare il fantastico in reale, perché volerlo significa averlo: Massimo, un�entità astratta, eppure attiva e intraprendente, paragone dalla sua smania, dato che percorrerà la ...
... sua terra e la solcherà tutta visitandola con la sua �asta rovente�. Lei s�alza e va in bagno, osserva i flaconi ordinatamente riposti in fila sulla mensola, sceglie una bottiglia cilindrica d�alluminio con un tappo a vite arrotondato che richiama alla memoria nella sagoma un missile in miniatura: quello è un fallo di grandezza naturale. Apre la borsetta da sera dove tiene le creme e prende l�olio emolliente per il corpo, s�osserva un attimo allo specchio e resta affascinata dal suo viso trasfigurato dalla lussuria, infine sorride compiaciuta tirando fuori la lingua in una smorfia libidinosa e ritorna in stanza, va verso il comò e afferra il telefonino, digita sulla tastiera il tasto �menù� e cerca �impostazioni�, sceglie la possibilità �numero anonimo� e nel frattempo guarda la sveglia: è quasi mezzanotte.Debolmente adagiata sul sofà Simona si cosparge d�olio profumato, lasciando scorrere i polpastrelli nel rincorrere le sensazioni che si dilatano dallo spirito alla sostanza. Quelle carezze insinuanti sono esasperatamente lente, ma anche eroticamente insistenti, fino a giungere libidinose su quel boschetto spesso e scuro del pube e stringerlo nella morsa oleosa del palmo, traendolo con forza verso l�alto per percepirne il doloroso richiamo della fica ormai stracolma d�aspettative. Le dita entrano in quel nido bruciante, manipolano, solcano e stuzzicano fino a farla tremare e gemere, poi fuggono dal richiamo dell�orgasmo e s�inoltrano sui glutei, sui fianchi e sulla ...