Mi hai rapito
Data: 26/02/2021,
Categorie:
Autoerotismo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... schiena e ancora sulle braccia, sui seni e poi sulla gola. Ogni porzione d�epidermide è amata, è risvegliata da carezze sempre più esigenti e intriganti, fino a diventare soltanto fuoco e passione, rito di preparazione, quella lenta e tortuosa salita verso la meta. A quel punto agguanta il flacone d�alluminio, lo unge, lo massaggia pensando a Massimo e al suo cazzo, alla sua voglia d�averlo, si mette supina con le membra mollemente abbandonate e sotto il ventre il flacone ben adagiato, poi ci scivola sopra con il pube lasciandolo che s�incunei nel suo sesso pulsante, sentendone la consistenza farsi insistente vicino all�ingresso. Prende il cellulare, dato che finora non gli ha mai telefonato, quel numero peraltro rubato all�amica in un attimo di distrazione è lì da tanto, custodito e guardato con inappagata e insaziabile attesa. Il telefono fa un primo squillo e il respiro s�incastra in gola nell�ansia dell�attesa, al secondo squillo lei avverte la tensione percorrerle la spina dorsale, al terzo squillo quasi urla di rabbia all�idea che lui non risponda, poi lo sente:�Pronto?�.La saliva difetta al palato, la parola stenta a formarsi, trattenuta dalla contrazione della mascella:�Massimo, io stasera ho bisogno di te. Ho voglia, una voglia incontenibile di lasciarmi andare e di godere con te, dove tu mi ascolti mentre io mi masturbo�.Il silenzio fa da eco alle sue parole, crepitandole dentro d�improvviso timore. Che idiota, invece di creare suadenti melodie di ...
... sirena le è uscito soltanto quel disarmonico e stonato guaito, forse Massimo ha già chiuso la comunicazione convinto d�aver a che fare con una pazza, oppure le consuete disturbatrici intenzionali:�Chi sei?�.Nella sua voce c�è una nota di stupore, però non sente il rifiuto, anzi, le pare d�avvertire quasi un incoraggiamento per proseguire:�Non ti dirò chi sono, io ti chiederò solamente però d�ascoltarmi mentre mi tocco e ti penso�.�Ci conosciamo?� - ribatte ancora lui attratto e incuriosito.�Non farmi domande, ti prego. Restami vicino, ascoltami e guidami�.La mano adesso s�intrufola fra quei riccioli grondanti di fluidi, strofinando le dita sul clitoride fino a sentirlo vibrare, dalle labbra dischiuse straripano gemiti e sospiri che investono il suo interlocutore, adesso la voce di Massimo cambia, il tono diventa roco e persino complice:�Sono qui, t�ascolto e ti vivo, dai continua piccola. Dimmi che cosa stai facendo, raccontami ogni tuo movimento, ogni dettaglio, non fermarti�.Lei adesso lo sente vicino, capta le sue dita frugarla dentro, segue quella voce, sente i sospiri di Massimo unirsi ai suoi, sente la sua pelle sgobbare sudando sulla sua, i suoi muscoli guizzarle sopra, peraltro audaci e spericolati. Lei inizia a muovere i fianchi sul flacone ancora inoffensivo, intanto che il suo ammonimento s�accinge a formularle e a enunciarle che cosa le sta esattamente mettendo in atto:�Se io fossi lì con te raccoglierei il tuo miele con la lingua, traccerei sentieri ...