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Regina di cuori, regina di fiori, due jack - sera
Data: 26/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey
- Oggi faremo shopping. Non voglio assolutamente che accada qualcosa che possa far intuire che siete gay. Se mi fate fare brutta figura, ve ne farò pentire amaramente, quando torneremo a casa stanotte. Chiaro? - Sì, chiaro – disse Sergio, subito dopo imitato dal giovane amico. Entrati in un negozio di abbigliamento maschile, Andrea convinse Sergio a provare una vezzosa polo lilla. Quando l’uomo uscì dal camerino, Andrea batté le mani, accompagnando lo schiocco dei palmi con un “bellissimo!”, facendo voltare il commesso che stava aiutando un altro cliente. Emma lo incenerì con lo sguardo. - Se non vi avessi avvisato, cosa cazzo avreste fatto? – domandò inviperita. I due uomini assunsero un’aria mortificata e soprattutto Andrea percepì anche un’aura di rimprovero da parte del compagno. Concluso il giro al centro commerciale, il trio salì in auto e la donna comunicò la tappa successiva. - A Bogliasco c’è una festa dove si esibisce una band che esegue le canzoni di Lucio Battisti. Sicuramente saprete che lui finanziava gruppi di estrema destra e quindi siete pregati di comportarvi da amici rigorosamente eterosessuali. In quel posto, se fate le checche rischiate anche di prendervi un sacco di randellate! Giunsero a destinazione quando il sole stava assumendo un colore arancio intenso e la band stava facendo le prove tecniche prima del concerto: c’era tempo abbondante per scegliere con calma i piatti proposti dallo stand gastronomico e cenare in tranquillità. Dopo un po’ di coda, ...
... il trio si accomodò a un tavolo, a metà del tendone. Nell’appoggiare il vassoio, Andrea non riuscì a spostare la panca e si sbilanciò, facendo rovesciare il bicchiere d’acqua. Istintivamente lanciò uno strillo che fece girare quelli che gli stavano intorno, compreso un ragazzo del servizio d’ordine. Quando vide che l’acqua era in parte finita sul piatto di trenette, portò le mani sulla bocca, appoggiando tra loro le dita e queste poi sulle labbra, con una gestualità tutta femminile nel sottolineare la miscela di sorpresa, disappunto, imbarazzo e mortificazione per quanto successo. Emma mantenne un’espressione neutra, ma vide con la coda dell’occhio che il ragazzo della sicurezza aveva un’espressione infastidita. Mentre Andrea era indaffarato ad asciugare il vassoio con le salviette di carta, un gruppo di skinhead tatuati si era avvicinato a loro. - I froci non sono graditi qui. Andatevene – disse il più muscoloso dei quattro ragazzi. - E io cosa dovrei fare? Sono in macchina con loro e non ho cenato – replicò Emma. - La prossima volta ti scegli meglio gli accompagnatori, bella. Alza le chiappe e vattene, prima che vi alziamo noi. - Lasciateci cenare e poi ce ne andiamo: in fin dei conti abbiamo contribuito alle spese della festa – tentò di mediare la donna. - Non mi sono spiegato bene, forse. Ho detto: andatevene, sottintendendo “subito”. Prenditi questi venti euro come restituzione di quanto hai pagato e vattene fuori dai coglioni! I tre si alzarono, lasciando i vassoi e la ...