1. Regina di cuori, regina di fiori, due jack - sera


    Data: 26/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey

    ... del suo sesso. I testicoli di Andrea sbattevano contro quelli di Sergio, aggiungendo ulteriori suoni allo schianto prodotto dal suo bacino contro le natiche del compagno. Costui iniziò a lamentarsi a ogni colpo ricevuto e poi non ci fu pausa: il dolore della punizione era una costante e non più limitata all’affondo del pene nel suo intestino. Emma sorrise, compiaciuta e un brivido di piacere le percorse la spina dorsale. Si fermò e ascoltò le modulazioni della voce di Sergio, frutto della sofferenza che stava provando. - Basta così – disse con voce imperiosa – cambiatevi di posto. E tu, Andrea, fagli un pompino per resuscitare quel cencio che il tuo amico ha davanti. Infatti, la pena patita da Sergio era stata talmente abbondante che il suo sesso era diventato molle. Il giovane gay però mise a frutto la sua abilità e ottenne in breve la resurrezione della carne. Prese poi il posto di Sergio e spinse indietro il deretano, pronto per la sodomizzazione. Il suo amante, con l’ano slabbrato e arrossato, non prestò la benché minima attenzione nell’inserire il proprio membro nel retto dello schiavo. Non appena vinta la resistenza dello sfintere, glielo schiantò fino in fondo, senza pietà: Andrea gridò ed Emma sentì una scarica di umori nel fondo del suo ventre. Poi la percussione ebbe inizio, con una frequenza e un’energia mai viste prima, con sommo diletto della donna che incitava l’uomo più maturo a continuare in quel modo. - Ecco, così! Così stai proprio interpretando quello che ...
    ... volevo io. È la giusta punizione che ti spetta, caro il mio Andrea! Così bello e così inutile come uomo: meriti di essere violentato come una troia qualsiasi. Sì! Adesso puoi pure strillare in falsetto! Sappi che sto godendo come una matta nel sentire gli schianti di Sergio contro il tuo culo aperto come una fica dopo il parto. Dai, dai, dai! La notte è lunga e ho in mente un sacco di cose da farvi fare. Lasciò che i due continuassero ad accoppiarsi brutalmente e poi un secco “basta!” mise fine all’amplesso omosessuale. - Andate in bagno a pulirvi l’uccello e poi portate qui il cesto delle mollette da bucato. Quando i due schiavi tornarono in sala, Emma aveva già posato sul mobile a fianco della poltrona una coppia di cinghiette da ciclista e un paio di metri di gavetta. - Mettetevi con le schiene a contatto. I due ubbidirono e subito i loro polsi furono bloccati a coppie dalle cinghiette. Emma poi prese una decina di mollette e le attaccò allo scroto di Sergio e lungo la vena del suo membro. Ripeté l’operazione sul fallo di Andrea. Prese la gavetta e la fece passare negli occhielli delle mollette attaccate al corpo di Sergio e poi a quelle attaccate ad Andrea. Attaccò una coppia di mollette ai capezzoli dei due schiavi e ancora una volta li collegò con un filo attraverso la molla. I due uomini erano col fiato sospeso: sapevano a cosa stavano andando incontro. Quando Emma tirò il filo che univa le mollette attaccate ai capezzoli di Sergio, costui lanciò un urlo secco. Quando ...