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La donna che cambiò nome
Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... spettatore a dei linciaggi morali e psicologici verso un suo compagno di scuola da parte degl�altri. Era pressappoco come allora, come se fosse difficile e non naturale interrompere quel clima generale di soprusi per intervenire in difesa della vittima:-Spostatevi, voglio vederla bene!- Continuò Giovanni, vincendo le resistenze degl�ultimi, tra i quali la solita Annamaria:-Ha ragione Giovanni, fate largo! Esclamò Roberto e poi rivolto a Grazia:-Alzati in piedi e mostrati per bene al tuo nuovo Padrone!-La schiava era paonazza dalla vergogna e dalla rabbia, ma rassegnata, eseguì l�ordine lentamente e una volta ritta:-Alza la testa e metti le mani su di essa! Brava troietta�Ora gira lentamente su te stessa!-Il viso esprimeva uno stupore disperato ed aveva gl�occhi lucidi, mentre lo sguardo era perso nel vuoto: respirava con affanno.Abbastanza piccola di statura, aveva un corpo proporzionato, le tette d�una terza misura, rotondette e ancora floride; le natiche cedevano leggermente per l�età, ma ancora disegnate bene.La sua pelle era ricamata dai graffi appena subiti e da piccoli segni blu, specialmente sulle natiche e sul seno.-Avanti, non abbiate pena per lei, potete usarla come volete: è venuta qui apposta per farvi divertire! Non è vero, troia?- Disse RobertoLei non emise suono dalla bocca, talmente era atterrita da quell�incredibile e inaspettata situazione; per di più, con quel bavaglio in bocca, sarebbe stato anche ridicolo accennare ad una possibile risposta.Era la ...
... stessa sensazione provata quando da ragazzina fu sequestrata e violentata da suoi coetanei: sentirsi non più umana, ma un animaletto, un essere inferiore, usata come un giocattolo per il divertimento altrui.Andò da una psicologa, per superare il trauma e con lei riscoprì dei ricordi rimossi dell�infanzia.Ultima in una famiglia con altri tre fratelli più grandi, aveva subito dei giochi umilianti e terrorizzanti. Nulla di morboso, ma la trattavano come un giocattolo, divertendosi, per esempio, a lanciarsela l�un con l�altro: tutti ridevano e anche lei, ma nell�animo era terrorizzata.Inoltre, dato la famiglia numerosa, era demandato agl�altri figli il compito di vestirla, accudirla, o accompagnarla in giro, anche quando grandicella, iniziava a vergognarsi del suo corpo nudo.Soprattutto l�ultimo dei maschi, defraudato dalla sua posizione di più piccolo, nutriva una gelosia incoffessabile, che si tradusse in piccole angherie e soprusi, ricatti e prese in giro riguardo la sua presunta inferiorità di femmina.-E� un disco vecchio da buttar via- Diceva la dottoressa: -Non è vero che per accontentare gli altri devi trasformarti in un giocattolo. Oppure: essere donna è bello e abbiamo un potere che i maschi c�invidiano-Quel discorso sul disco l�aveva capito, ne sapeva l�origine ed era cosciente che non fosse più utile, ma la psicoterapia durò troppo poco per risolvere tutti i suoi problemi.Avrebbe dovuto andare da una professionista privata e non in un ambulatorio della mutua, ma i genitori ...