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La donna che cambiò nome
Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... parti intime; qualche lacrima le scese sul viso per l�impotenza verso i soprusi e per la tensione che Annamaria le incuteva:-Ma che fai, stupidella! Asciugati! Non vorrai che Giovanni ti veda così! Guarda che te la farei pagare, in un modo o nell�altro�.Siamo intesi, eh, verme schifoso? Contegno!- Prese un fazzoletto e sgarbatamente lo passò sul suo viso, poi le diede una pacca sul sedere e tornarono verso la sala.Salutando Giovanni, Grazia l�abbracciò con trasporto e approfittò per strofinare le tette sul suo busto:-Ehi, amore, non parti mica per il polo nord! Ci vedremo presto�.Ciao, ciao e grazie�-Appena furono sull�ascensore Annamaria le sussurrò:-Vedrai che ci divertiremo un mondo questa mattina�.!- E mentre scendevano, le accarezzava il seno per acuirle il fastidio mentre Grazia contrariata e con una smorfia, si lamentava mugolando sommessamente.Invece d�andare in centro, presero l�autobus e scesero dopo qualche fermata:-Forza!- Grazia era un po� stupita, ma Annamaria la spinse giù dal mezzo e la dirigeva sicura, tenendola sotto braccio come si fa con le persone disabili.Arrivarono in una merceria ed entrarono:-Buongiorno signora�.-Buongiorno, avete già fatto il pacco? Sì�? Bene! Ecco qui, grazie e arrivederci�- E poi rivolta a Grazia:-Tieni, questa è roba tua�.Abbiamo fatto presto, no? E non guardarmi con quella faccia! Le misure le sapevo e anche i tuoi gusti�.Vedrai, ti andranno benissimo�.Ora abbiamo un po� di tempo per noi, eh? Tanto Giovanni non c�aspetta così ...
... presto. Sarai contenta spero, vero?--�.--Dai, vermiciattolo, esprimiti, come si deve, avanti!--Sì, gentile signora, sono contenta- Rispose con un fil di voce, cominciando a presagire una mattinata del tutto diversa da quella che aveva previsto.-E brava la mia schiavetta�.- �Come sarebbe MIA schiavetta�, pensò Grazia: �Questa stronza non ha nessun diritto�Su di me�..�.Ricordò gl�ultimi meravigliosi giorni con il suo amore ed avrebbe voluto gridare contro quella donna, che apparteneva a Giovanni e non era più disponibile alle sue voglie.Conosceva benissimo quella città e sarebbe stata capace di tornare a casa, ma al pensiero d�essere lasciata sola, si sentiva persa e smarrita.Fece solo un timido cenno di divincolarsi dalla stretta, ma Annamaria la prese per la collottola, le abbassò la testa e la incenerì con lo sguardo:-Dove credi d�andare, verme schifoso! SEI MIA, capito? E farai tutto quello che ti ordinerò! Vero? Rispondi stronza d�un verme schifoso!-Come fosse stregata, Grazia precipitò nello sconforto più totale; era sconvolta dal suo stesso atteggiamento, sconvolta dalla sua passività, dall�impossibilità di ribellarsi come se quella stretta sul collo e quelle parole, l�avessero riportata da un bellissimo sogno alla cruda realtà:-Si mia gentile Signora, sono Sua, mia gentile Signora�.Eseguirò tutto ciò che comanderà�- Rispose mesta, con la testa china e gl�occhi annebbiati dalle lacrime:-Siediti su quella panchina?- Grazia guardò smarrita e si lasciò guidare nei movimenti ...