1. La donna che cambiò nome


    Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... cosa che Roberto amava sempre fare:-Io devo proprio scappare, mi spiace perché me ne starei con voi volentieri�--Ma siedi, ancora un giro, tanto pago io�--Mi rincresce, veramente�--Tieni, bevi! Porca schifosa, bevi, no?--Ok, l�ultimo,�--Sai, Giò s�è innamorato d�una troia�- Disse Roberto alla bionda:-E allora? Senti chi parla�Pensa ai cazzi tuoi, eh Roby? Eh, eh, eh�- -Ma, taci, zoccola�!--Ehi, non permetterti!--Perché non è vero?--Ma va fa�culo�Scusa Giò�Mi faccio sentire io�Non ti preoccupare�--Ciao, Roby, Signora�--Ah, ah, ah�T�ha chiamato signora, non ti conosce proprio!--Ma che stronzo! Non lo stia a sentire�-Giovanni se ne va, scuotendo la testa. Roby era proprio un bel tipo. Corse verso l�auto, ma non aprì subito il portellone. Salì al posto di guida e lanciò un grido:-Ci sei Grazia?- S�udì un mugolio:-Ok, andiamo a casa!- Ancora un mugolio, un po� più sonoro. �Lasciamola soffrire� Pensò Giovanni, �In fondo è una masochista e quando la porterò su, se avrà fame, mi farò fare un bel pompino�Oddio, mi sto trasformando in un sadico perverso�Fermò l�auto e scavalcò i sedili anteriori; poi tolse il telo che copriva il portabagagli, tirò su Grazia come un pacco e facendo leva sui sedili posteriori, spinse il corpo verso il basso.Le tolse il bavaglio e Grazia, senza tanti preamboli gli disse:-Mi scappa la pipì�--Non riesci a trattenerla fino a casa?--N-Non credo- Rispose tremante:-�Ho f-freddo�--Puoi aspettare due minuti?- Lei annuì-Giovanni afferrò una bottiglia di ...
    ... plastica e con un coltello la tagliò a tre quarti, poi alzò la gonna di Grazia e collocandola ai margini del sedile, pose il contenitore in corrispondenza della vagina, mantenendolo in posizione:-G-Grazie, Pa-dron-ne- Balbettò Grazia, scossa da tremiti:-Padrone? Bene, bene�-Lui non sapeva se si fosse comportata così per distrazione, oppure solo per la sua condizione d�urgenza, ma prese la palla al balzò, dato che i discorsi con Roberto l�avevano solleticato in senso sadico e quando Grazia si liberò la vescica, proruppe:-Ha freddo la povera schiavetta, vero?- Lei annuì accostandosi al suo corpo:-Dai, bevi qualcosa di caldo!- E le accostò quel contenitore tiepido con la piscia appena fatta. Lei lo guardò sorpresa e con le labbra serrate, ma lui le tappò il naso e forzandole il bordo sulle labbra dischiuse, le versò il contenuto in bocca:-Dai, bevila tutta, vedrai che ti scalderà il pancino, eh, eh, eh�.- Grazia, con aria rassegnata e gl�occhi lucidi, eseguì l�ordine. Non se l�aspettava proprio: non dal suo amore e non in quel momento:-Stai meglio, schiavettina mia?- Non rispose e con aria disgustata e attonita, chinò la testa per non mostrare delle lacrime. Giovanni le alzò il mento:-Che ti succede? Sei tu che m�hai chiamato Padrone! Come cavolo ti devo trattare? Spiegamelo!- Lei lo guardava triste e non sapeva che rispondere. Si rese conto d�aver sbagliato a chiamarlo così. Era stato solo per deferenza, come quando gli beveva l�orina alla mattina nel letto, non la richiesta di una ...
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